Economia

Mercati col fiato sospeso tra Consiglio Ue e S&P

Situazione volatile, si naviga a vista tra lockdown e riapertura

La Borsa di Milano

Redazione Ansa

Resta alta la tensione sui mercati, che navigano a vista tra depressione e rimbalzi, con il persistere dell'emergenza coronavirus da una parte e la spinta per la riapertura dall'altra. L'evento principale della settimana è il Consiglio dei Capi di Stato e di Governo dell'Ue di giovedì 23, seguito venerdì dal rating di S&P sull'Italia, al momento 'Bbb', due tacche sopra il livello spazzatura.
    Ad ottobre del 2018 l'agenzia di rating aveva modificato da stabile a negativa la prospettiva per il Paese, lasciando quindi presagire un possibile futuro downgrade dell'affidabilità del Paese. Molto dipenderà probabilmente dall'esito del Consiglio europeo della prossima settimana e dal volume del nuovo scostamento di bilancio (quindi di deficit e indirettamente di debito) che il governo si appresta a presentare al Parlamento insieme al nuovo quadro macroeconomico del Def. Secondo gli analisti di Unicredit, però, è difficile che la bocciatura possa avvenire proprio la prossima settimana, in una fase tanto delicata per il nostro Paese ma anche a livello internazionale.
    Non è escluso quindi che S&P opti per mantenere lo status quo.
    Tra i dati in arrivo, lunedì 20 sono attesi i prezzi delle abitazioni nel Regno Unito, la bilancia commerciale in Giappone, il tasso privilegiato d'interesse in Cina, i prezzi alla produzione in Germania, le partite correnti in Eurozona e l'attività economica Usa (Fed di Chicago). Martedì 21 nuovi dati inglesi (stipendi, sussidi e tasso di disoccupazione) e indici Zew (condizioni economiche e fiducia economica) dalla Germania e dall'Eurozona. Dagli Usa invece vendite di case e scorte settimanali di petrolio. Mercoledì 22 fiducia dei consumatori in Olanda e Francia, prezzi alla produzione e al dettaglio nel Regno Unito, ordini di fabbrica e vendite industriali in Italia.
    Dagli Usa richieste di mutui e indice dei prezzi delle abitazioni, oltre a dati sulle scorte di petrolio che potrebbero ulteriormente incidere sui prezzi già in caduta libera del greggio. Il giorno successivo fiducia dei manager in Giappone, Francia, Germania, Regno Unito ed Eurozona. Dalla sola Germania fiducia dei consumatori e dall'Italia bilancia commerciale con i Paesi extra-Ue. Dagli Usa richieste di sussidi, fiducia dei manager, vendite di case e indici compositi e manifatturieri della Fed di Kansas City. In arrivo dal Giappone venerdì 24 prezzi al consumo e attività industriali, fiducia dei consumatori e vendite al dettaglio dal Regno Unito, fiducia in Italia (aziende e consumatori) in Germania (solo aziende), beni durevoli Usa e stime su inflazione e fiducia dei consumatori (Università Michigan).(ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it