(ANSA) - VENEZIA, 22 MAG - Nel 2020 la perdita della
ricchezza su base nazionale sarà del 9,1% e dunque è come se
all'Italia venisse meno quella dell'intero Veneto. E' uno dei
dati, in questo caso proveniente dal Fondo monetario
internazionale (Fmi), resi noti oggi dai quattro presidenti
delle Camere di commercio regionali di Piemonte, Lombardia,
Veneto ed Emilia Romagna (regioni per questo identificate con
l'acronimo Pilover) durante una conferenza stampa congiunta
dedicata a "ruolo e strategie delle Camere di Commercio per
affrontare l'emergenza economica del Covid-19". All'evento,
svolto in videoconferenza, erano collegati Gian Paolo Coscia
(Piemonte), Gian Domenico Auricchio (Lombardia), Mario Pozza
(Veneto) e Alberto Zambianchi (Emilia Romagna). Nell'area
delle quattro regioni oggi vive poco meno del 40% della
popolazione italiana e opera il 45% dell'occupazione totale, per
una creazione di Pil che sfiora il 50%, secondo una crescita
media del 4% negli ultimi 10 anni (mentre la media del paese è
in flessione del 2,4%). Da qui parte verso i mercati esteri il
64% delle esportazioni nazionali. Secondo il centro studi di
Unioncamere, le società di capitali, che generano oltre il 70%
dell'occupazione nelle quattro regioni, nel 2020 registreranno
un calo di fatturato di oltre il 10%, cioè 172 miliardi in
tutto. Il 24% di esse, si prevede, nel corso di quest'anno
entrerà in crisi di liquidità. Relativamente alla sola filiera
del turismo, nelle regioni del "Pilover" opera circa il 40%
delle imprese nazionali, le quali sono responsabili dell'11% del
PIl dell'area. (ANSA).
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