Continuano anche ad aprile le ripercussioni negative (-44,2%) del lockdown sul mercato degli investimenti pubblicitari in Italia. La raccolta nel primo quadrimestre arriva così a -18,5%. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti Over The Top, l'andamento nel periodo gennaio-aprile si attesta a -22,5% e vale per tutti i mezzi e i settori, sia sul mese, sia nel quadrimestre.
La tv cala ad aprile del 45,5%, chiudendo il quadrimestre a -19,2%. I quotidiani e i periodici nel singolo mese perdono rispettivamente il 40,3% e il 56,5% (-24,1% e -33,3% l'andamento nei primi quattro mesi). La radio è in calo del 77,8% ad aprile e del 28,5% nel quadrimestre. Lo stesso Internet: -31,9%, con la perdita del quadrimestre a -10,2% (-12,5% se si considera il solo perimetro Fcp-Assointernet). Ne risente anche l'out of home: il transit perde l'88,4% ad aprile (-47,7% nei quattro mesi), le direct mail il 71,9% nel singolo mese (-36,8% gennaio-aprile).
Per quanto riguarda i settori merceologici, l'unico che segna un andamento positivo ad aprile è media-editoria che cresce dell'1,5% rispetto allo stesso periodo del 2019. Calano invece tutti gli altri nel singolo mese, in particolar modo automobili (-33%), turismo-viaggi (-66,6%) e tempo libero (-64,3%). Relativamente al quadrimestre, i settori gestione casa ed enti- istituzioni sono gli unici che chiudono in positivo, rispettivamente del 2,9% e dello 0,3%.
A maggio, che è coinciso con l'allentamento delle limitazioni, si è registrata una ripresa dell'acquisto di spazi pubblicitari in tv, radio e quotidiani da parte degli investitori, puntando su linguaggi positivi e di ritorno alla normalità. I brand continuano a manifestare empatia verso i propri clienti, tant'è che quasi un terzo delle nuove creatività televisive include ancora riferimenti al Covid-19, ma i messaggi sono cambiati e l'ottimismo è più al centro della comunicazione.
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