(ANSA) - ROMA, 22 LUG - "Un quadro complesso, per un settore
che somma allo shock della domanda quello dell'offerta". Così il
capo economista di Cassa depositi e prestiti, Andrea Montanino,
nel corso del 'Digital Talk Italia Riparte', organizzato con Ey
e Luiss Business School, dal titolo 'L'esperienza del Made in
Italy nel Fashion&Luxury: valore del brand, filiera e nuove
forme di promozione'.
"Di solito c'è un forte scostamento temporale tra la
progettazione e l'immissione sul mercato delle collezioni. E nei
mesi del lockdown si è accumulata merce che non vedrà luce sul
mercato perché ormai vecchia e non si è potuto produrre le
collezioni successive, o almeno i tempi sono stati brevissimi.
Con il rischio che la crisi si prolunghi in avanti", spiega
Montanino. Pesa, poi, dice, "la limitazione dei viaggi, c'è un
pezzo del turismo che viene in Italia per fare shopping. Nel
2019 si stima che si attesti tra il 14% e il 15% degli stranieri
venuti in Italia. Una fetta importante - rimarca - che
mancherà".
Adesso per il capo economista di Cdp si tratta di fare leva
sui "punti di forza del settore", che "bisogna mantenere". E,
tiene ad evidenziare, sono: "artigianalità, tradizione,
innovazione e flessibilità". Un comparto fatto di "aziende
piccolissime" ma che ha "un saldo commerciale positivo per 33
miliardi, ovvero 2 punti di Pil, questo al 2019". Quindi,
conclude, "ci sono speranze positive". (ANSA).
Moda: Montanino (Cdp), doppio shock, sia domanda che offerta
Ma ci sono speranze, settore ha leve per ripartire