Sono 45.000 i lavoratori delle grandi aziende del Nord che dall'inizio della pandemia lavorano in smart working dal Sud.
"Il dato - prosegue la ricerca - potrebbe essere solo la punta di un iceberg. Se teniamo conto anche delle imprese piccole e medie (oltre 10 addetti) , si stima che il fenomeno potrebbe aver riguardato nel lockdown circa 100 mila lavoratori meridionali". Lo studio ricorda che attualmente sono circa due milioni gli occupati meridionali che lavorano nel Centro-Nord. Dall'indagine emerge inoltre che, considerando le aziende che hanno utilizzato lo smartworking nei primi tre trimestri del 2020, o totalmente o comunque per oltre l'80% degli addetti, "circa il 3% ha visto i propri dipendenti lavorare in southworking".
Svimez, 45.000 lavoratori del Nord in smartworking al Sud
Dipendenti delle grandi aziende lavorano in 'southworking'