Economia

Borsa: scivolone a Milano (-2,57%), pesano Eni e Unicredit

Spread stabile a 115 punti, effetto Covid 2 e calo greggio

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 21 DIC - Piazza Affari ha chiuso in forte calo insieme agli altri listini europei, che in un solo giorno hanno bruciato oltre 200 miliardi di capitalizzazione. Tra scambi vivaci per oltre 2,9 miliardi di euro di controvalore, l'indice Ftse Mib ha lasciato sul campo il 2,57% a 21. 410 punti, a seguito delle svendite scattate sui timori per la variante inglese del Covid 19 e per le trattative sulla Brexit tra Londra e Bruxelles, a 10 giorni dal termine prefissato, che si potrebbero concludere con un nulla di fatto.
    Hanno pesato anche le tensioni sul greggio che hanno indotto il colosso Shell a rivedere le proprie stime per il 4/o trimestre, con svalutazioni fino a 4,5 miliardi di dollari.
    Stabile a 115 punti lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi.
    Le vendite si sono concentrate su Eni (-4,37%), sulla scia della deriva di Shell (-5,89%) e del calo del greggio. Ripercussioni anche per Saipem (-3,93%) e per Tenaris (-2,62%).
    Giù Bper (-4,03%), Buzzi (-3,92%) e Unicredit (-3,91%), insieme a Tim (-3,74%), Enel (-3,73%), Intesa (-3,49%) e Generali (-3,41%). Pochi i rialzi, limitati a Cnh (+1,11%) e Diasorin (+0,59%). Non ha giovano a Fca (-1,91%) il via libera dell'Antitrust europea alla fusione con Peugeot (-1,89% a Parigi). (ANSA).
   

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