Economia

Hyundai: possibile accordo con Apple, titolo vola in Borsa

Trattative prima confermate poi 'diluite' dalla casa coreana

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 08 GEN - Potrebbe essere Hyundai il partner automobilistico per affiancare Apple nel progetto della sua prima vettura elettrica ad alta tecnologia, fin qui conosciuta come Project Titan. Come riferisce il periodico specializzato Autoevolution la notizia era stata diffusa inizialmente dal sito web coreano Hankyung, che aveva ripreso i 'rumors' su una collaborazione produttiva per poi passare anche nei notiziari de canale televisivo Korea Economic.
    La novità nella vicenda - che ha portato ad un'impennata del titolo Hyundai in Borsa di quasi il 20% - è che dopo l'articolo di Hankyung è stata la stessa Hyundai a dare una conferma ufficiale che, nella prima stesura, recitava: "Siamo a conoscenza che Apple è in discussione con diverse Case automobilistiche globali, tra cui Hyundai Motor. Poiché la trattativa è nella fase iniziale, nulla è stato deciso".
    Questa affermazione, abbastanza sorprendente, contrastava però - secondo Autoevolution - con il codice di riservatezza di Apple.
    Così Hyundai, poco tempo dopo l'invio ai media, ha rivisto il comunicato che è diventato (facendo sparire il nome Apple) "Abbiamo ricevuto richieste di potenziale collaborazione da varie aziende per quanto riguarda lo sviluppo di veicoli elettrici autonomi. Non sono state prese decisioni poiché le discussioni sono nella fase iniziale".
    Secondo altre fonti, il raggio di azione di un possibile accordo sarebbe più ampio, e del genere 'win win' dove entrambi i partner hanno molto da guadagnare. Il Gruppo Hyundai, anche attraverso la sua divisione Mobis - specializzata in componentistica high tech - potrebbe aiutare Apple nel realizzare un'auto elettrica, parzialmente o completamente autonoma, con maggiore facilità rispetto ad altri partners. Ma l'azienda di Cupertino sarebbe determinante per affiancare Hyundai nella realizzazione in Usa e Corea di fabbriche per batterie di nuova generazione. (ANSA).
   

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