Seduta d'inizio settimana in netto calo a Piazza Affari (-1,6%) tra la crisi politica e i timori per il Covid 19, con ritardi nelle consegne dei vaccini da parte dei produttori e restrizioni per contenere la pandemia, che coinvolgono molti Paesi europei.
A Milano, pur con lo spread chiuso in calo a 123 punti, hanno sofferto le banche, da Unicredit (-4,2%) a Intesa (-3,2%), insieme alla paytech Nexi (-4%). Pesanti come il comparto nel Vecchio continente Cnh (-4,8%) e Stellantis (-4,6%), così come Pirelli (-2,2%) tra i componenti. Non sono andati bene i petroliferi, in particolare Eni (-2,2%), col greggio in leggero rialzo (wti +0,2%) a sera, a 52,3 dollari al barile.
Consistenti guadagni per Diasorin (+2,6%) tra i farmaceutici, al contrario di Recordati (-1,1%), tra le eccezioni nel settore.
Bene Terna (+1,6%) e tra le utility anche Italgas (+1,3%) Hera (+0,9%). Tra i titoli in rosso nell'industria Leonardo (-2,9%) e nel lusso Moncler (-2,7%). Perdite per Poste (-0,7%).
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