"Nonostante la veloce ripresa avviata a maggio, dopo il crollo nei due mesi precedenti, nel complesso il 2020 si chiude con una contrazione dell'export del 9,9% (la più ampia dal 2009), spiegata per oltre 6 punti percentuali dal calo delle vendite di beni strumentali e beni di consumo non durevoli". Lo comunica l'Istat nelle statistiche sul commercio estero dell'Italia con i Paesi extra Ue.
La contrazione delle esportazioni italiane verso i Paesi extra Ue nel 2020 è diffusa a tutti i principali mercati di sbocco, ma con cali inferiori alla media per Svizzera (-2,9%), Stati Uniti (-6,7%), Cina (-0,6%) e Giappone (-7,6%). Al contrario i mercati che mostrano le flessioni più ampie sono India (-23,9%), Paesi Asean (-16,1%) e Paesi Opec (-15,8%).
Il quarto trimestre del 2020 si è chiuso con una crescita dell'export italiano verso i Paesi extra Ue del 4% rispetto al periodo precedente nonostante il mese di dicembre che ha visto un calo congiunturale del 4,6% rispetto a novembre. Rispetto a dicembre 2019, l'export invece cresce su base annua del 3,1% (era +2% a novembre).
Il saldo commerciale a dicembre 2020 è stimato in +7,9 miliardi, in crescita dai 6,8 miliardi di dicembre 2019.
Commercio estero: Istat, export in calo del 9,9% nel 2020
Dati extra-Ue. Anno peggiore dal 2009. Nel quarto trimestre +4%