Ennesima seduta positiva per Piazza Affari, in contemporanea con il secondo giro di consultazioni del presiedente del consiglio incaricato, l'ex presidente della Bce Mario Draghi, per la formazione del nuovo governo. L'indice Ftse Mib ha guadagnato l'1,48% a 23.
In rialzo a 95,4 punti lo spread tra Btp e Bund, ma con il rendimento dei titoli decennali in calo di 2,6 punti allo 0,5%.
Le ipotesi di un nuovo bond da 500 milioni, unitamente alle indiscrezioni sull'interesse all'ingresso nel capitale da alcuni grandi fondi a partire da Apollo, ha spinto Mps (+19,07% a 1,38 euro) alla vigilia dei conti, portandola sui livelli dell'ottobre dello scorso anno. Le ipotesi di aggregazione hanno spinto pure Bper (+7,4%), Banco Bpm (+6,16%) e Unipol (+6,27%), lasciando indietro Unicredit (+2,65%), che diffonde i conti giovedì prossimo, e Intesa Sanpaolo (+1,41%). In luce Mediobanca (+3,24%), Saipem (+3%) e Poste (+2,56%). Bene Hera e Ferrari (+2,32% entrambe), più caute Stellantis (+1.,77%) e Tim (+1,21%). Pochi i segni meno, limitati a Diasorin (-0,78%), Inwit (-0,77%), Amplifon (-0,33%) e Campari (-0,21%).
Chiusura in rialzo anche per le altre principali borse europee. Parigi ha guadagnato lo 0,47% a 5.686 punti, Londra lo 0,53% a 6.523 punti. Più caute Madrid (+0,06% a 8.220 punti) e Francoforte (+0,02% a 14.059 punti).
Spread: chiude in lieve rialzo a 95,4 punti base
Piazza Affari ha guadagnato l'1,48%, ipotesi aggregazioni spingono banche