(ANSA) - ROMA, 21 MAG - In un decennio sono mancate
all'appello quasi 156mila imprese giovanili, una su quattro
(-22,4%). Il risultato è che a fine 2020 si contano circa 541
mila imprese giovanili iscritte al Registro delle Imprese delle
Camere di commercio contro le 697mila presenti nel 2011.
Se prima un'impresa su 10 era under 35 ora il peso dei
giovani sul tessuto imprenditoriale è sceso all'8,9%. Nel solo
2020 si sono perse 18.900 nuove imprese giovanili rispetto al
2019, con una perdita del 18%, superiore a quella delle altre
imprese (-16,9%).
Lo "spopolamento" dell'imprenditoria giovanile dell'ultimo
decennio ha colpito maggiormente i settori tradizionali delle
costruzioni, del commercio e dell'industria manifatturiera, sia
in valore assoluto che relativo mentre a livello territoriale è
diffuso a tutta la nazione.
Eppure, di fronte al Covid, i giovani imprenditori si
mostrano più resilienti e sembrano guardare al futuro con
maggiore positività rispetto agli altri colleghi e ha maggiori
aspettative di recupero. Il 43% dichiara di non avere avuto
perdite di fatturato nella pandemia contro il 36% delle altre
imprese. . (ANSA).
Unioncamere: in 10 anni perse 156.000 imprese giovani,1 su 4
Covid frena le iscrizioni ma le imprese giovani reggono meglio