(ANSA) - BERLINO, 02 GIU - La catena di distribuzione delle
merci è troppo lenta in molti settori - le difficoltà sul legno,
e sull'acciaio sono i casi più eclatanti - e in Germania in
questi giorni fanno discutere le viti che, stando ai
commercianti all'ingrosso della bulloneria, scarseggiano. Per
questo motivo, la categoria si sta mobilitando, per mettere in
guardia la Commissione Ue dall'eventualità di imporre dei dazi
alla Cina (la decisione è attesa per il 22 giugno) affermando
che sia indispensabile per la locomotiva tedesca importare anche
dal gigante asiatico.
La questione è rimbalzata sui media: ne ha parlato
l'Handelsblatt, e poi Zdf e Bild. Con i dazi cinesi si
rischierebbe il "caos totale", è la posizione espressa dal
presidente dell'associazione FDS, Volker Lederer, che
rappresenta i commercianti tedeschi della bulloneria. "Con i
dazi antidumping sulla bulloneria cinese l'approvvigionamento di
viti dell'economia tedesca non potrebbe più essere garantito",
si legge nel comunicato dell'associazione, che mette in guardia
da una misura che potrebbe provocare una "tempesta perfetta",
mettendo in difficoltà la produzione industriale in molti
settori: automotive, macchinari, edilizia, agricoltura.
"Dall'inizio dell'anno i tempi di consegna della bulloneria sono
raddoppiati e triplicati e arrivano a toccare fino a 12 mesi. In
Asia come in Europa non c'è alternativa alla Cina", secondo la
FDS. Nel settore la questione è però controversa: la Commissione
Ue si è mossa infatti su iniziativa dell'Eifi, associazione
europea dei produttori di viti e bulloni, che accusa la Cina di
offrire i suoi prodotti sul mercato europeo facendo dumping e
mettendo in difficoltà la produzione europea. (ANSA).
Germania: il caso viti e i dazi alla Cina
Associazione mette in guardia, possibili danni a industria