Economia

Istat conferma la maxi-recessione del 2020, debito al 155,6%

I conti nazionali, crollo degli investimenti e deficit al 9,6%

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 SET - Una "contrazione di entità eccezionale" dell'economia italiana pari a -8,9%, un rapporto deficit/Pil dell'Italia volato - fra misure di sostegno e minori entrate - al 9,6%, in rialzo dal 9,5% stimato dal Def e un rapporto debito/Pil certificato a 155,6%, in lieve calo dal 155,8% delle previsioni iniziali. E' la fotografia dell'Istat dell'economia italiana nel 2020, l'annus horribilis segnato dallo shock pandemico, che invece rivede in meglio, a 0,4% da 0,3%, la crescita 2019 dopo una revisione dei dati statistici.
    L'anno della pandemia - scrive l'Istat nei Conti economici nazionali - ha visto un crollo degli investimenti fissi lordi del 9,2%, dei consumi finali nazionali del 7,8%, dell'export pari al 14,0%. La quota di profitto delle imprese non finanziarie (espressa come rapporto tra risultato lordo di gestione e valore aggiunto lordo ai prezzi base) è salita al 43,0% dal 42,5% dell'anno precedente.
    In rialzo la pressione fiscale complessiva, nel 2020 al 42,8% dal 42,4% dell'anno precedente, a causa della "minore flessione delle entrate fiscali e contributive (-6,7%)" rispetto a quella del Pil. (ANSA).
   

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