"L'area euro cresce al 5%, è atteso un rallentamento nel quarto trimestre. L'Italia ha avuto un secondo e terzo trimestre più favorevole delle attese, la crescita acquisita alla fine di settembre è del 6,1%" laddove nella "Nadef avevamo indicato il 6%". Lo dice il ministro dell'Economia Daniele Franco al termine dell'Ecofin sottolineando come la crescita nell'ultimo trimestre "anche per l'Italia sarà meno forte ma chiuderemo l'anno comunque sopra il 6,1%, vediamo quanto sopra".
"L'anno prossimo la crescita dell'eurozona sarà superiore al 4%. L'area ha recuperato i livelli pre-crisi come Pil ma non come occupazione".
Rispetto al Pnrr italiano ci sono "23 obiettivi su 51" ancora da centrare entro l'anno, "stiamo monitorando la situazione e tutto il governo è impegnato su questo. Contiamo di chiudere questi impegni entro la fine dell'anno", ha spiegato Franco dopo l'Ecofin in merito alla richiesta della prima tranche di finanziamenti da parte dell'Italia.
Rispondendo ad una domanda su Mps, Franco ha detto: "Abbiamo un'interlocuzione in corso con la commissione sui tempi" della proroga e "contiamo sia positiva".
"Ci servono regole che assicurino la sostenibilità delle finanze pubbliche e che permettano ai Paesi di avere margini per affrontare shock congiunturali. Tutti pensiamo che il debito vada ridotto, la riduzione del debito è una delle priorità del governo, il punto è a quale ritmo. E se il ritmo è tale da portare il Paese alla recessione non sono contenti i cittadini, non lo è il Paese" interessato "e non lo sono neanche gli altri" dell'Ue, ha detto ancora il ministro soffermandosi sul dibattito sulla revisione del patto di stabilità.
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