(ANSA) - ROMA, 30 DIC - Una gestione delle concessioni
demaniali marittime frammentata, anche nelle responsabilità, che
provoca un flusso non efficiente di entrate dei canoni per lo
Stato. E' il richiamo della Corte dei Conti contenuto nella
l'analisi sulla "Gestione delle entrate derivanti dai beni
demaniali marittimi", condotta dalla Sezione centrale di
controllo delle amministrazioni dello Stato. Nella delibera i
magistrati contabili chiedono il riordino e la semplificazione
delle procedure di riscossione ma anche la revisione del sistema
delle concessioni, vista anche la procedura di infrazione
avviata dalla Commissione Ue sulla Direttiva Bolkestein.
Tra il 2016 e il 2020 la media dei versamenti totali riguardanti
le concessioni dei beni demaniali marittimi a uso turistico è
stata pari a 101,7 milioni, inferiore alla media delle
previsioni definitive di competenza, pari a 111 milioni di euro.
Nel maggio 2021 le concessioni dei beni demaniali marittimi a
uso turistico risultano pari a 12.166, in aumento del 12,5%
rispetto a quanto rilevato nel corso del 2018. (ANSA).
C.Conti: canoni marittimi inefficienti, rivedere riscossione
Da canoni marittimi media 101,7 mln, meno previsto