Il quadro congiunturale si fa più complesso ed incerto. Si susseguono revisioni al ribasso, ancorché di entità moderata, del tasso di variazione del Pil italiano per il 2022, il cui target difficilmente può collocarsi attorno al 4,5%.
Questa situazione rischia, nel suo insieme, di prolungare ed amplificare le tensioni sui prezzi al consumo, evidenzia Confcommercio, che aggiunge: non vedendosi a breve una soluzione a questo problema, crescono i timori di repentine modifiche nella politica monetaria. Col passare del tempo, i tentativi di rassicurazione a tale riguardo sembrano perdere efficacia.
In particolare, sul versante dei consumi, l'indice di Confcommercio registra per gennaio un +8,5%, ma rispetto allo stesso mese del 2020 la domanda, nel complesso, è ancora inferiore dell'11,7%. A febbraio, il Pil, secondo le stime di Confcommercio, ha consolidato la tendenza al rallentamento emersa nei mesi precedenti, con una riduzione dell'1% congiunturale. Nel confronto annuo la crescita si dovrebbe attestare al 4,2%, in forte calo, quindi, rispetto ai mesi precedenti. Infine a febbraio la variazione annua dei prezzi al consumo dovrebbe attestarsi al 5,6%.
Confcommercio, quadro economico peggiora, Pil febbraio -1%
Continua rimbalzo positivo consumi, ma ancora -11,7% da 2020