Partenza con paura di una guerra senza fine, conclusione più ottimista sui primi segnali dalla trattativa Russia-Ucraina. Così i mercati hanno vissuto la quinta giornata di guerra, con le Borse europee tendenzialmente negative e Wall street meno pessimista.
Unicredit è rimasta sotto forte pressione per l'esposizione di parte del business verso Est e ha ceduto il 9% finale, con Intesa in calo del 7% e Pirelli negativa di quattro punti percentuali. Fortissimi acquisti invece sui gruppi della Difesa, con Fincantieri salita del 20% e Leonardo del 15%.
I primi segnali dalle trattative in Bielorussia, oltre che lenire le perdite delle Borse, hanno comunque sgonfiato le quotazioni del gas dopo una prima impennata: ad Amsterdam il prezzo del metano è sceso sotto i 100 euro al megawattora dopo un massimo a quota 128. Il petrolio si è mosso al rialzo sui 95 dollari al barile ma senza eccessivi strappi.
Le Borse sperano in una tregua, Milano fatica con le banche
Mosca chiusa, male Unicredit e Intesa. Tengono euro e gas