Potrebbe tenersi domani, anziché giovedì, il Consiglio dei ministri per il varo del Documento di economia e finanza. Secondo quanto si apprende da diverse fonti di governo nel primo pomeriggio di domani è stata convocata una cabina di regia sul Def e a seguire dovrebbe essere convocato il Cdm. "Lo scostamento non può essere un tabù: se necessario deve essere deciso", dice Antonio Misiani, responsabile economico del Pd.
Per la guerra e la crisi energetica il Def taglierà le stime del Pil 2022 portandole "un po' sotto al 3%": lo ha detto la sottosegretaria al Mef Maria Cecilia Guerra in un'intervista a RaiNews24. Guerra ha anche parlato di nuove misure "nei prossimi giorni", che si concentreranno "soprattutto sulle imprese più colpite dall'aumento dei prezzi e dalla carenza di materie prime, sia energetiche che in altri campi, pensiamo alla ceramica". Ma ci sarà anche "sostegno delle fasce più deboli della popolazione, abbiamo già destinato circa 16 miliardi a questo tipo di interventi ma continueremo perché l'emergenza resta piuttosto elevata".
"In ragione della guerra e anche della crisi energetica avremo necessità di rivedere le previsioni di crescita: nella Nadef avevamo ipotizzato 4,7% adesso dovremo pensare ad una crescita 2022 un po' sotto al 3%", ha detto la sottosegretaria. "Ci sarà bisogno di concentrare nei prossimi giorni la nostra attenzione soprattutto sulle imprese più colpite dall'aumento dei prezzi e dalla carenza di materie prime, sia energetiche che in altri campi, pensiamo alla ceramica, e poi dovremo concentrare l'attenzione al sostegno delle fasce più deboli della popolazione. Abbiamo già destinato circa 16 miliardi a questo tipo di interventi, ma continueremo perché l'emergenza resta piuttosto elevata", ha concluso Guerra.
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