Economia

'Quo vadis rider', libro sulla lotta sindacale dei fattorini

Scritto da Bidetti, Gómez e Vacirca

'Quo vadis rider', libro sulla lotta sindacale dei fattorini

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 09 MAG - Dalla lotta umana a quella sindacale, 'Quo vadis rider' (Futura Editrice, pp.233) è il libro inchiesta al dedicato ai rider e alle loro battaglie per la dignità. Nato quasi per caso per raccontare la fortunata esperienza di politica giudiziaria portata avanti dalle tre categorie della Cgil impegnate da sempre a fianco dei rider nella loro lotta il libro racconta l'impegno sul campo di due avvocati Maria Matilde Bidetti e Sergio Vacirca, e un professore universitario Carlo De Marchis Gomez.
    Scorrono tra le pagine le vicende e gli episodi di cronaca giudiziaria, l'impatto delle iniziative del sindacato sulla comprensione della gig economy, il servizio pubblico svolto durante i mesi della pandemia e i problemi quotidiani che i lavoratori incontrano nella vita quotidiana. Un lavoro di approfondimento che racconta una realtà oramai molto radicata, come spiega la prefazione della segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti e l'introduzione di Filippo Ceccarelli che ci racconta come l'Italia possa vantare per questo anche un primato inserito tra i Guinness: Francesco Ruffino, un nome che magari ai molti può non dire nulla ma che di fatto a 38 anni è il rider che ha fatto più consegne al mondo.
    Fra sentenze e contratti, orizzonti mediatici e testimonianze in carne e ossa, il libro ha tra gli obiettivi quello di suscitare una presa di coscienza, individuale e collettiva, su cosa è diventato e rischia di diventare il lavoro dei ciclofattorini. Così come dimostra e sintetizza l'inserto fotografico di Luciano Del Castillo sulle condizioni lavorative dei rider: prima corridori infaticabili, in bici o in monopattino, dopo persone esauste, sedute o distese su panchine o gradini di fortuna.
    "Molta strada è stata percorsa dai rider dal momento in cui è nata l'idea di questo libro. Molta ancora dovrà essere percorsa - si legge tra le pagine - prima di dare piena dignità a questi lavoratori che rappresentano l'avanguardia di nuovi modelli nati dal capitalismo digitale". (ANSA).
   

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