Sulla linea "Salvare Draghi, whatever it takes" Il Foglio ha sondato "alcuni pezzi da novanta del così detto partito del pil, tra imprenditori, manager, sindacalisti, associazioni di categoria" e sottolinea che "gli spunti raccolti sono lì a confermarci che l'Italia produttiva è intenzionata fortissimamente a far sentire la sua voce per evitare di affrontare al buio una fase delicata come quella che sta vivendo l'Italia".
La guerra nel cuore dell'Europa, l'inflazione che è diventata una realtà tutt'altro che temporanea con la conseguente erosione del potere d'acquisto delle famiglie rappresentano le preoccupazioni espresse dal mondo produttivo accanto ai costi di energia e materie prime che rischiano di impattare sui bilanci di imprese e famiglie. Infine, il deprezzamento dell'euro.
I commenti raccolti, in sintonia, sono di Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad e presidente di Agecore; della presidente dell'Ance Federica Brancaccio, del presidente di Federacciai Antonio Gozzi, del presidente e amministratore delegato di Tod's Diego Della Valle, del presidente di Unipol Carlo Cimbri; di Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura; del presidente dell'Abi Antonio Patuelli. Poi anche Maurizio Gardini, presidente di Alleanza delle Cooperative; il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra; Laura Dalla Vecchia, presidente di Confindustria Vicenza; Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico; il presidente di Fondimprese Aurelio Regina; il presidente di Assolombarda Alessandro Spada; Sergio Silvestrini, segretario generale di Cna; Marco Granelli, presidente di Confartigianato; Mario Resca, presidente di Confimprese; Francesco Mutti, presidente di Centromarca. Interventi a sostegno anche da parte del mondo dei professionisti, come quelli dell'architetto Stefano Boeri e dell'ex rettore della Bocconi Guido Tabellini.