Economia

Banca centrale russa taglia tassi all'8%, nel 2022 pil -4/6%

Inflazione rallenta, condizioni economiche restano sfidanti

Redazione Ansa

Nuovo taglio dei tassi da parte della Banca centrale russa, che abbassa il costo del denaro di 150 punti base, dal 9,5 all'8%.

    "L'attuale tasso di crescita dei prezzi al consumo resta basso, contribuendo ad un ulteriore rallentamento dell'inflazione annua", scesa a giugno al 15,9%, dopo il 17,1% di maggio, e, secondo le stime al 15 luglio in ulteriore calo al 15,5%.

    La frenata è stata "supportata dalle dinamiche del tasso di cambio del rublo e da una complessivamente modesta domanda dei consumatori", nonché da "un'ulteriore significativa riduzione nelle aspettative di inflazione di famiglie e imprese, tornata ai livelli della primavera 2021".

    Sul fronte macro le condizioni esterne per l'economia russa restano "sfidanti e limitano significativamente l'attività economica" anche se "attualmente gli indicatori operativi mostrano che il declino dell'attività economica è più lento di quanto" si prevedesse a giugno. Nel suo scenario di base la Banca di Russia si attende un calo del pil del 4-6% nel 2022, seguito da una riduzione tra il 4 e l'1% nel 2023 e una crescita dell'1,5-2,5% nel 2024. Quanto all'inflazione l'attesa è per un aumento tra il 12 e il 15% nel 2022, tra il 5 e il 7% nel 2023 e del 4% nel 2024.
    Il taglio dei tassi fa scivolare il rublo che perde terreno su tutte le valute e cede il 2,5% sul dollaro. 
   

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