Il nuovo Registro pubblico delle opposizioni disciplinerà il trattamento delle numerazioni telefoniche nazionali fisse e mobili degli utenti e dei corrispondenti indirizzi postali, e si applicherà a tutte le comunicazioni telefoniche con qualunque mezzo effettuate - sia tramite operatore, sia mediante sistemi automatizzati di chiamata - oppure tramite posta cartacea, finalizzate all'invio di materiale pubblicitario, alla vendita diretta di beni e servizi e al compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
COME CI SI ISCRIVE Ciascun utente può chiedere al gestore del Registro che la numerazione della quale è intestatario o il corrispondente indirizzo postale siano iscritti nel registro per opporsi al trattamento dei propri dati per fini di telemarketing o per il compimento di ricerche di mercato. L'iscrizione avviene gratuitamente secondo le seguenti modalità: - web, compilando il modulo elettronico alla pagina www.registrodelleopposizioni.it - telefono, chiamando il numero verde 800 265 265 - email, inviando l'apposito Modulo all'indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it - raccomandata.
Gli iscritti possono revocare in qualunque momento la propria opposizione nei confronti di uno o più operatori. Con l'iscrizione al registro si intendono revocati tutti i consensi precedentemente espressi, con qualsiasi forma o mezzo, che autorizzano il trattamento di numerazioni telefoniche nazionali.
COSA DEVONO FARE GLI OPERATORI L'operatore di telemarketing che utilizza i dati presenti negli elenchi telefonici pubblici è tenuto a verificare con il RPO le liste dei potenziali contatti, tramite una serie di servizi disponibili sul sito del registro stesso. Gli operatori sono tenuti a registrarsi al sistema gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni e a comunicare la lista con i dati che intendono contattare. Il Gestore, mettendo a confronto le informazioni contenute nel Registro e la lista dei contatti fornita dall'operatore, eliminerà da quest'ultima tutti i dati degli abbonati che hanno richiesto di non ricevere comunicazioni commerciali indesiderate
VIGILANZA E SANZIONI In caso di violazione delle disposizioni, le società di telemarketing rischiano sanzioni amministrative pecuniarie fino a 20 milioni di euro, e per le imprese sono previste multe fino al 4% del fatturato totale annuo. Gli utenti possono denunciare abusi e il mancato rispetto del Registro da parte di call center e operatori inviando una segnalazione attraverso il sito del Garante per la privacy.
BUSINESS DA 4 MILIARDI DI EURO In base ai dati forniti dal Codacons, il telemarketing rappresenta in Italia un business da circa 4 miliardi di euro annui, e la vendita telefonica di beni e servizi produce un giro d'affari, per l'intera filiera, stimabile in 40 miliardi di euro. Nel nostro paese si contano circa 1.400 aziende di call center in "outsourcing" per un fatturato annuo di 2,8 miliardi di euro. Considerati anche i call center interni alle aziende (telefonia, energia, banche, ecc.) il settore registra circa 120.000 occupati. Un fenomeno quello del telemarketing che, secondo il Codacons, si è fortemente intensificato negli ultimi mesi al punto da arrivare oggi ad una media di 5 telefonate commerciali a settimana ricevute da un utente medio che dispone sia di linea fissa che di linea mobile.
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