Economia

Confartigianato ai leader politici, ricostruire un patto sociale

Granelli: Oggi due urgenze: costi energia e bonus edilizia

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 14 SET - Serve "un nuovo patto sociale"; "siamo pronti a fare la nostra parte": si rivolge ai leader della politica il presidente di Confartigianato, Marco Granelli, alla seconda tornata della serie di incontri che l'associazione di artigiani e pmi sta tenendo in vista del voto, questa mattina con Enrico Letta, a seguire Matteo Salvini e nel pomeriggio Carlo Calenda. Domani in agenda Giorgia Meloni. Dopo gli incontri di giovedì scorso con Giuseppe Conte e Antonio Tajani.
    "Qui oggi ci sono i rappresentanti di 4,4 milioni di artigiani e di micro e piccole imprese con 10,8 milioni di addetti, l 99,4% del nostro tessuto imprenditoriale e il 64% del totale degli occupati. Siamo la più grande impresa italiana che vuole continuare a creare sviluppo e lavoro e a portare l'eccellenza del made in Italy nel mondo", sottolinea Granelli. E rilancia l'appello: "Le elezioni devono essere l'occasione per ricostruire un patto di fiducia tra imprenditori, politica e istituzioni".
    "Oggi due sono le urgenze: costi dell'energia e bonus edilizia" avverte Confartigianato che già il quattro agosto ha inviato un articolato documento alle forze politiche, in vista del voto.
    Sul bonus edilizia "si sono messe le basi per sbloccare i crediti incagliati" ma "rimaniamo convinti che la norma approvata ieri non risolverà tutte le situazioni incagliate, soprattutto quelle riferite ai credito di piccolo importo, per i quali serve un acquirente di ultima istanza con l'intervento di Poste e Cdp. In ballo c'è la sorte di migliaia di imprese che oggi non possono incassare i 5,2 miliardi di crediti fiscali per lavori incentivati dai bonus. Rischiano il fallimento e si rischia la perdita di 47mila posti di lavoro". E se i prezzi dell'energia non caleranno "nel 2022 pagheremo 42,2 miliardi in più di energia rispetto allo scorso anno. Ripeto: 42 miliardi. A rischio ci sono 881mila piccole imprese italiane con 3,5 milioni di addetti". (ANSA).
   

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