Economia

Energia, Descalzi: 'L'inverno più duro sarà quello 2023-24, servono infrastrutture'

'Urgente aumentare la capacità di stoccaggio e il numero dei rigassificatori' spiega l'Ad dell'Eni. 'Il prezzo del gas scende perchè il sistema economico si sta sta adattando'

Redazione Ansa

Tutti guardano all'inverno che sta arrivando ma "l'inverno più duro sarà quello del 2023/24" se l'Italia non potenzierà le sue infrastrutture. "Serve più capacità di stoccaggio, servono più rigassificatori". Lo dice l'ad di Eni Claudio Descalzi. "Non abbiamo una produzione nazionale, abbiamo 1/3 dei rigassificatori che ci servono e dobbiamo aumentare la capacità di stoccaggio" spiega Descalzi ricordando che Eni da sola non può fare tutto da sola. 

Perché ora il prezzo del gas scende? "Il sistema (energetico, ndr) si sta adattando" tra aumento degli stoccaggi, riduzione dei consumi e più efficienze, così l'ad di Eni Claudio Descalzi spiega in parole semplici perché ora il prezzo del gas sta scendendo. Il gas russo rappresentava la grande maggioranza dell'approvvigionamento, "ora è al 9%, il sistema lo ha sostituito prendendolo altrove, attraverso i rigassificatori: l'Algeria ha aumentato di 3 volte la fornitura, la Norvegia e gli Usa hanno aumentato anche loro, non c'è mai stato un momento in cui la domanda fosse maggiore dell'offerta. In Italia la domanda è di 150 milioni di metri cubi al giorni e l'offerta di 200 milioni ma anche in Europa, se la domanda è di 650 milioni di metricubi l'offerta è di 1 miliardo", ricorda Descalzi intervistato durante l'evento di Cultura Italiae, Semi 2022. I prezzi salivano quindi "per la speculazione, perché tutto ciò non si sapeva". Sulla diminuzione dei prezzi pesa anche la diminuzione dei consumi che, ricorda Descalzi, "è stagionale: da settembre fino a inizio novembre si spengono i climatizzatori e non c'è ancora il riscaldamento". Non ultimo sta cambiando anche il mix energetico, "si è ricominciato a usare prodotti petroliferi, il carbone" .

 

Gas, al vertice di Praga e' ancora muro dei 'falchi' sul price cap

L'Europa sul gas, "non riesce a muoversi unita, ci sono interessi divergenti". L'ad di Eni Claudio Descalzi osserva così l'iter della discussione sul price cap al gas che si sta svolgendo a Bruxelles. "In Europa non si parla di energia da 30 anni, quando poi diventano tutti esperti in 5 minuti è difficile trovare una soluzione", condensa il pensiero in una battuta l'ad di Eni. "L'Europa non è uno Stato, ci sono diverse culture, diversi mix di energia, anche diverse ricchezze, quando si parla di solidarietà è una fotografia", aggiunge.

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