La Commissione europea propone di introdurre un price cap dinamico e temporaneo al gas "per evitare un'eccessiva volatilità dei prezzi e prevenire picchi estremi sul mercato dei derivati energetici". E' quanto si legge nella bozza del nuovo pacchetto di misure contro il caro energia che sarà presentato domani dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. L'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) "avrà il compito, sulla base delle relazioni presentate dalle autorità nazionali competenti, di coordinare l'applicazione di questo meccanismo in tutta l'Unione e di documentare le divergenze".
La Commissione europea propone inoltre di sviluppare un nuovo indice di prezzo complementare per il Gnl (gas naturale liquefatto), alternativo rispetto al Ttf di Amsterdam, si legge nella bozza della comunicazione sul caro energia che sarà presentata domani.
L'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione tra i regolatori energetici (Acer) sarà incaricata di "raccogliere le informazioni necessarie per creare questo nuovo benchmark entro la fine del 2022" e "l'indice dovrebbe essere disponibile in tempo per la prossima stagione di riempimento" degli stoccaggi "all'inizio del 2023".
La Commissione propone "di dotare l'Ue degli strumenti giuridici per l'acquisto congiunto di gas". La piattaforma comune dovrebbe "coordinare il riempimento" degli stock e prevede "una partecipazione obbligatoria degli Stati membri all'aggregazione della domanda per almeno il 15% del volume di riempimento dello stoccaggio". E' quanto si legge nella bozza della comunicazione sulle nuove misure per fronteggiare il caro energia che sarà presentata domani dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
La mossa della Commissione europea fa scendere le quotazioni. Dopo il minimo a 131 euro, il prezzo oscilla nell'area dei 136 euro al megawattora, riducendo il calo al 4%.