L'Eurozona va verso la recessione, ma non sarà il 'bagno di sangue' che si poteva ipotizzare a settembre con i prezzi del gas a oltre 200 euro. E dunque la Bce non ferma la stretta monetaria, anche se sulla scorta della Fed potrebbe rallentare il ritmo dei rialzi dei tassi già a dicembre.
Cosa deciderà la Bce a dicembre forse è riassunto bene nelle parole del governatore irlandese: "i tassi devono salire", è troppo presto per dire quanto, "non escluderei nulla". De Guindos ha anticipato che l'inflazione incomincerà a rallentare "nella prima metà dell'anno prossimo" e "forse siamo molto vicino al picco". Parole che farebbero escludere che, dopo due maxi-rialzi da tre quarti di punto sia a settembre che a ottobre, la Bce voglia fare altrettanto il prossimo mese. In fondo la Fed fa intendere di rallentare fra le difficoltà dell'economia Usa. E le 'minute' del meeting del 26-27 ottobre già verbalizzavano come "diversi membri" avrebbero voluto un rialzo dei tassi più cauto, da mezzo punto. Il fronte delle 'colombe' si è risvegliato, con un ritrovato piglio, nelle ultime settimane, di governatori come Ignazio Visco della Banca d'Italia o del consigliere esecutivo Fabio Panetta. Non è detta l'ultima parola, però. Isabel Schnabel, anch'essa del comitato esecutivo Bce e non un 'falco' come l'olandese Klaas Knot che chiede di portare il costo del denaro (ancora espansivo) in zona restrittiva, dice che il margine di manovra per rallentare la stretta monetaria "resta limitato". Di sicuro "dovremo alzare ulteriormente", è il ragionamento anche considerando che il tasso Bce sui depositi ha ancora strada da fare, essendo ancora all'1,50%, contro il 3,75-4% della Fed. Probabile che a dicembre il compromesso rallenti la stretta a mezzo punto. Ma è un compromesso che potrebbe avere come vittima il quantitative easing: Già a dicembre "ci sarà una discussione", ha spiegato Guindos, dopo che il pressing dei 'falchi' ha anticipato la calendarizzazione del processo con cui la Bce inizierà a liberarsi delle centinaia di miliardi di bond comprati negli anni.
Bce: recessione fa meno paura, avanti con la stretta
Guindos, picco d'inflazione vicino. Risale fiducia in Germania