Dopo due mesi di flessioni, il fatturato dell'industria torna a crescere a novembre in termini congiunturali. Nel mese si stima infatti che, al netto dei fattori stagionali, aumenti dello 0,9%, registrando una dinamica positiva su entrambi i mercati (+0,6% sul mercato interno e +1,3% su quello estero). Lo indica l'Istat. Su base annua, corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce dell'11,5%, con incrementi del 10,1% sul mercato interno e del 14,3% su quello estero.
Tra i raggruppamenti principali di industrie, l'aumento tendenziale più alto è per l'energia (+19,5%). Incrementi marcati anche per i beni strumentali (+17,6%) e i beni di consumo (+13,3%), più contenuti per i beni intermedi (+4,5%). Su base congiunturale, l'energia segna un -1,8%. Gli indici destagionalizzati del fatturato mostrano inoltre un aumento su base mensile per i beni strumentali (+2,7%) e per i beni di consumo (+1,5%), mentre registrano una flessione anche i beni intermedi (-0,5%).
Secondo il presidente dell'Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona, si tratta di dati "positivi", nonostante i rialzi siano gonfiati dall'inflazione al galoppo, e "anche le variazioni in volume registrano una dinamica positiva, anche se temiamo che per il mercato interno non sia così, viste le differenze che esistono per i dati in valore tra fatturato italiano ed estero".
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