Economia

L'allarme di Fp-Cgil: 'Pochi assistenti sociali, si rischia la bomba sociale'

Ne mancano 15mila sui 30mila che sono necessari per il post-reddito

Centro di assistenza Fiscale a Napoli. Foto d'archivio

Redazione Ansa

La Funzione pubblica Cgil lancia l'allarme sulla carenza di assistenti sociali nella gestione delle sospensioni del reddito di cittadinanza. "Il governo ha deciso - scrive il sindacato in una nota - di lasciare senza reddito 160mila famiglie e di scaricare gli effetti di questa scelta sul personale, in particolare sui servizi già molto in difficoltà, degli enti locali. Si tratta di un atto profondamente sbagliato. Soprattutto nel Meridione si rischia letteralmente l'esplosione di una bomba sociale. Gli assistenti sociali che mancano, secondo una nostra elaborazione, sono almeno 15.000, sui 30mila totali che sarebbero necessari".
La mancanza di copertura - sottolinea la Fp-Cgil - "si attesta, dunque, intorno al 50%. Da oggi al 2030 il personale complessivo dei servizi sociali diminuirà di 10.000 unità, compresi amministrativi, psicologi, educatori e altre figure. Le risorse finalizzate alle assunzioni ci sono, ma sono stati spesi solo il 40% degli stanziamenti messi a disposizione degli ambiti territoriali sociali per raggiungere il Livello essenziale di prestazioni sociali (Leps) di un assistente sociale ogni 5.000 abitanti, con enormi differenze territoriali, secondo i dati del ministero del lavoro".
"Nelle Regioni del Sud - conclude la nota - si partiva con criticità maggiori ma i fondi messi a disposizione sono stati spesi meno proprio in quelle Regioni che avevano ancor più bisogno di potenziare i servizi. Anche per questo ribadiamo la necessità di investire in un Piano straordinario per l'occupazione pubblica che metta in sicurezza i servizi pubblici e garantisca le risposte ai cittadini".

Dopo Napoli è Roma la provincia con più sospensioni di Rdc

Se Napoli è la provincia dove sono arrivate più sospensioni del reddito di cittadinanza (oltre 21mila sms) Roma è sul secondo gradino del podio con oltre 12mila seguita da Palermo con 11.573. La provincia con meno sospensioni del sussidio contro la povertà è Bolzano con appena 29 sospensioni. Lo si legge nelle tabelle dell'Inps, secondo la quale ad Aosta sono 71 e a Lecco appena 99. Nel complesso gli sms spediti per la sospensione del reddito a luglio sono stati circa 160mila.

Dopo Napoli è Roma la provincia con più sospensioni di Rdc

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Gli assistenti sociali della Campania: 'Temiamo aggressioni'

Dopo la sospensione del reddito di cittadinanza da agosto a circa 160mila famiglie, gli assistenti sociali della Campania - dove i percettori cui è stato tagliato il sussidio sono quasi 37mila - temono ripercussioni ed anche di essere aggrediti. Per questo hanno già scritto, tra gli altri, al governatore Vincenzo De Luca e ai cinque prefetti della Regione per essere tutelati. L'sms col quale si informa l'interessato della sospensione del reddito, rimanda infatti ad una "eventuale presa in carico dei servizi sociali", che ieri sono stati presi d'assalto in molti Comuni della Regione. E la presidente degli assistenti sociali della Campania, Gilda Panico - dopo aver ricordato che già a caldo è intervenuto il presidente nazionale Gianmario Gazzi "su una questione che crea problemi infiniti e certo non per colpa di noi operatori" - oggi rimarca, "ove mai ce ne fosse ancora bisogno, la gravità della situazione in cui saranno coinvolti gli uffici di servizio sociale di tutti i Comuni e ambiti territoriali della Regione Campania".
E' questo il motivo "per cui abbiamo inviato una nota congiunta al governatore De Luca, all'assessore regionale Fortini, al presidente dell'Anci e ai 5 prefetti per evitare azioni di aggressione agli assistenti sociali" e per lamentare che "non sono state individuate delle adeguate linee guida".
"Intanto per lunedì - conclude Panico - abbiamo programmato un confronto online con gli assistenti sociali interessati proprio per ascoltare le loro esigenze ed intervenire poi presso gli organi competenti".

Gli assistenti sociali della Campania: 'Temiamo aggressioni'

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E' questo il motivo "per cui abbiamo inviato una nota congiunta al governatore De Luca, all'assessore regionale Fortini, al presidente dell'Anci e ai 5 prefetti per evitare azioni di aggressione agli assistenti sociali" e per lamentare che "non sono state individuate delle adeguate linee guida".
"Intanto per lunedì - conclude Panico - abbiamo programmato un confronto online con gli assistenti sociali interessati proprio per ascoltare le loro esigenze ed intervenire poi presso gli organi competenti".

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