Economia

Via i contanti, a Cuba la benzina solo con la carta

Da settembre accettati esclusivamente pagamenti elettronici. Tra le ragioni ufficiali gli alti costi associati alle banconote

Redazione Ansa

 Nel contesto di una grave crisi di liquidità e di alta inflazione il governo di Cuba ha deciso questa settimana di limitare fortemente la circolazione dei contanti vietando a partire dal primo settembre l'uso di banconote per pagare la benzina. Il processo, spiega la conglomerata statale Cimex, sarà progressivo: "Dal 1 settembre al 31 ottobre, l'eliminazione del contante come mezzo di pagamento nelle stazioni di servizio del Paese inizierà gradualmente". Per fare benzina i cubani potranno quindi utilizzare a partire da settembre solo sistemi di pagamento elettronico, come carte prepagate con chip, carte a banda magnetica nazionali e internazionali che operano nel Paese e pagamenti digitali con QR.

La misura si affianca al piano di "bancarizzazione del Paese" annunciato questa settimana dal governo e reso necessario - ha spiegato in una conferenza stampa il vicepresidente della Banca centrale, Alberto Quiñones Betancourt - tra le altre cose dai "i costi elevati di emissione, trasporto e deposito dei contanti" così come per "l'elevata domanda nei bancomat". L'ultima risoluzione della Banca centrale ha fissato in questo senso a 5000 pesos il limite oltre il quale qualsiasi transazione dovrà essere fatta attraverso canali bancari. Un importo che al cambio ufficiale equivale a oltre 200 dollari, ma che a quello nero si riduce a poco più di un decimo e che risulta insufficiente ormai a coprire molte delle transazioni di ordine quasi quotidiano nell'isola come l'acquisto ad esempio di una cassa di pollo.

Il processo di bancarizzazione portato avanti dalle autorità si scontra inoltre con il problema di un'infrastruttura delle telecomunicazioni che appare insufficiente. E' quanto testimoniano i numerosi commenti negativi all'articolo del quotidiano vicino al governo socialista, Cubadebate, dove si annunciano le nuove misure. "Non siamo preparati", afferma apertamente un lettore, affiancato da decine di altri post che denunciano il malfunzionamento dei pos, l'impossibilità di pagare con il sistema digitale QR così come i costanti blackout che interrompono le telecomunicazioni. E mentre l'inflazione galoppa al 45% annuo, il dollaro e l'euro hanno toccato questa settimana un nuovo massimo contro il peso cubano nel mercato informale. Secondo il sito indipendente El Toque il biglietto verde ha raggiunto i 232 pesos e l'euro 240 pesos, con il cambio ufficiale fermo a 24 pesos per un dollaro e 26 per un euro.

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