I principali istituti di ricerca economica tedeschi prevedono per quest'anno una contrazione dell'economia tedesca e hanno abbassato le loro previsioni di crescita del prodotto interno lordo di 0,9 punti percentuali, portandole a meno 0,6%, rispetto alla stima fatta in primavera: lo riporta l'agenzia Dpa citando gli istituti.
Il forte aumento dei prezzi dell'energia nel 2022 ha soffocato la ripresa dalla pandemia del Coronavirus, l'inflazione sta riducendo il potere d'acquisto delle famiglie e i recenti aumenti dei tassi pesano sul settore delle costruzioni, scrive ancora l'agenzia sintetizzando la valutazione degli istituti. Il sentimento delle imprese si è nuovamente deteriorato di recente e a questo contribuisce l'incertezza politica. "Di recente, i salari sono aumentati a causa dell'inflazione, i prezzi dell'energia sono diminuiti e gli esportatori hanno parzialmente trasferito i costi più elevati, quindi il potere d'acquisto sta tornando", si legge comunque in un comunicato. Di conseguenza, si prevede che la flessione si attenuerà entro la fine dell'anno. I ricercatori economici prevedono che la disoccupazione aumenterà moderatamente quest'anno, raggiungendo i 2,6 milioni, mentre per il 2024 si prevede un leggero calo. È prevedibile una riduzione del tasso di inflazione che dovrebbe essere del 6,1% quest'anno e scendere al 2,6% nel 2024.
Per il prossimo anno i cinque massimi istituti di ricerca economica tedesca prevedono un aumento del Pil della Germania dell'1,3%. Lo riferisce la Dpa segnalando che il vicepresidente dell'Istituto Leibniz per la ricerca economica di Halle (Iwh), Oliver Holtemoeller, ha dichiarato che "la ragione più importante" della contrazione di quest'anno "è che l'industria e i consumi privati si stanno riprendendo più lentamente di quanto ci aspettassimo in primavera".