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Palazzo Chigi: "Manovra seria, faro su redditi bassi e pensioni"

Nel quadro della sostenibilità dei conti, anche famiglia e sanità

Redazione Ansa

Una manovra seria che, nel quadro della sostenibilità della finanza pubblica, concentrerà la sua attenzione su redditi e pensioni medio bassi, sulla famiglia e sulla sanità, in continuità con il lavoro portato avanti dal governo fin dalla precedente legge di Bilancio. E' quanto emerso, secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, dal vertice di maggioranza sulla manovra.

Clima di grande collaborazione e determinazione nella maggioranza in vista della Legge di Bilancio. E' quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, spiega la nota, ha svolto una relazione sull'impostazione della Legge che andrà in approvazione nel prossimo Cdm di lunedì.

Un appello alla "prudenza", visto anche il contesto mutato per il conflitto in Israele. E l'invito alla maggioranza a ridurre al minimo gli emendamenti. E' questo, secondo quanto si apprende, il messaggio inviato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti nel corso del doppio vertice con i leader della maggioranza e con i capigruppo di Camera e Senato.

Diminuiscono il potere d'acquisto e il risparmio delle famiglie - Nel secondo trimestre del 2023, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,2%. La propensione al risparmio, che già da diversi trimestri si attesta sotto i livelli pre-Covid, è stimata al 6,3%, in diminuzione di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Lo rende noto l'Istat sottolineando che a fronte di una sostanziale stazionarietà dei prezzi, il potere d'acquisto delle famiglie è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. 

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Istat, diminuiscono il potere d'acquisto e il risparmio delle famiglie

 

I dati sul potere d'acquisto delle famiglie diffusi oggi dall'Istat (-1,6% nel 2022) "certificano in modo assoluto l'effetto tsunami determinato in Italia dal caro-prezzi". Lo afferma il Codacons. "Nel 2022 i cittadini - sottolinea l'associazione - hanno subito una flessione del potere d'acquisto dell'1,6%, nonostante il reddito disponibile delle famiglie consumatrici sia aumentato del 5,5%. Questo perché nello stesso periodo i prezzi al dettaglio hanno subito una fortissima impennata, con una inflazione che lo scorso anno si è attestata ad una media dell'8,1%. La spesa per consumi finali cresce del 12,6% rispetto all'anno precedente, un dato che risente in modo evidente dell'effetto Covid e delle misure restrittive in vigore nel 2021, ma per sostenere i consumi - prosegue il Codacons, - gli italiani hanno intaccato fortemente i risparmi, con la propensione al risparmio delle famiglie che passa al 13,8% del 2021 all'8,0% dello scorso anno".

 

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