Il Mef ha messo in vendita 252 milioni di azioni di Mps attraverso un accelerated book building sulla base di una guidance di prezzo di 2,89 euro ad azione, con uno sconto di circa il 6% rispetto alla chiusura di Borsa (3,07 euro). Se confermato il prezzo porterebbe il Tesoro ad incassare circa 728 milioni di euro. E' quanto emerge dal term sheet del collocamento, che prevede anche un periodo di lock-up per il Tesoro di 90 giorni.
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha comunicato n una nota di aver avviato una procedura accelerata di raccolta ordini per la cessione di n. 251.937.942 azioni ordinarie di Banca Monte dei Paschi di Siena, corrispondenti a circa il 20% del capitale sociale della Banca.
L'avvio della procedura accelerata di raccolta ordini, denominata 'Accelerated Book Building' (Abb), si legge nella nota, viene fatto "attraverso un consorzio di banche costituito da BofA Securities Europe SA, Jefferies GmbH e UBS Europe SE in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners, con l'obiettivo di promuovere il collocamento delle azioni presso investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri".
"Nell'ambito dell'operazione - prosegue la nota - è previsto che il Mef si impegni con i Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners a non vendere sul mercato ulteriori azioni della Banca per un periodo di 90 giorni senza il consenso degli stessi Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners e salvo esenzioni, come da prassi di mercato". I termini finali dell'operazione, fa sapere il Tesoro, saranno comunicati al termine del collocamento.
Una procedura che consente di vendere in blocco quote societarie particolarmente rilevanti in modo accelerato a investitori istituzionali. Sono queste le caratteristiche dell'Accelerated Bookbuilding (Abb), la procedura scelta dal ministero dell'Economia per mettere sul mercato il 20% del Monte dei Paschi di Siena. Uno dei vantaggi è proprio la velocità, che consente di cedere le azioni in uno, massimo due giorni, e senza bisogno di nessuna operazione pubblicitaria, come accade per le Ipo. Un altro vantaggio è il collocamento ad investitori istituzionali e non direttamente sul mercato, che potrebbe non essere in grado in un breve lasso di tempo di assorbire una quantità troppo elevata di azioni. Per chi acquista è previsto solitamente uno sconto rispetto al prezzo dei mercati e questo, sul mercato, ha spesso un effetto nel breve termine di ridurre il valore delle azioni. La procedura, in Italia, è stata utilizzata per Terna, Banca Generali e Tod's. Per Terna Romano Minozzi cedette in due giorni nel 2013 il 5,3% delle azioni con uno sconto del 4,62%. Sempre nel 2013 Assicurazioni Generali vendette in un giorno una quota pari a circa il 12% di Banca Generali (con uno sconto del 7,13%). La famiglia Della Valle vendette con questa procedura il 10% di Tod's nel dicembre del 2010 (con una riduzione del 9,53%).
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