Economia

Urso riceve le compagnie aeree, tavolo sul caro-voli al Mimit 

Ryanair: 'No all'addizionale, problema per l'Italia sono i pochi voli'

Aeroporto (Foto di archivio)

Redazione Ansa

Tavolo oggi sul trasporto aereo al ministero delle Imprese e del made in Italy. Il ministro Adolfo Urso e il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Galeazzo Bignami, incontrano le associazioni del settore e i rappresentanti delle compagnie aeree operanti in Italia per proseguire il confronto sulle questioni legate all'accessibilità del servizio per gli utenti e alla competitività del settore.

Nei giorni scorsi le associazioni dei consumatori hanno denunciato rincari enormi dei voli di Natale per le Isole, con punte del 78% rispetto all'inizio di novembre, secondo un'analisi del Codacos. Alla riunione ci sono rappresentanti di Ita Airways, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Wizz Air, Neos, Sky Alps e Volotea, delle associazioni Iata, Aicalf, Ibar, Assaeroporti, Aeroporti 2030, Assoclearance e Assohandlers. Sono presenti inoltre i rappresentati delle Autorità di regolazione dei trasporti e Garante della concorrenza e del mercato, Art e Agcm, di Enac ed Enav, della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, di Rfi-Rete Ferroviaria Italiana, di Conftrasporto e Federtrasporto.

 

Urso: 'Crescita record dei passeggeri dei voli, ora più tutele' 

Quello di oggi con il comparto aereo "è un tavolo permanente e continuativo che credo prenda atto innanzitutto della crescita significativa sostenuta dai record del numero dei passeggeri del nostro paese e anche dall'incremento importante registrato quest'anno di voli e rotte. Siamo il mercato che cresce di più e che quindi ha bisogno di maggiore tutela per quanto riguarda i diritti dei consumatori e degli utenti ad avere tariffe ragionevoli". Lo afferma il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, a margine della riunione. "È quello su cui noi siamo impegnati col decreto che abbiamo appena varato e che consente all'antitrust di intervenire come sta facendo laddove vi siano crescite anomale dei prezzi. Una tendenza che anche la Commissione europea ha notato che accade in tutta Europa e per cui si è aperto un dossier europeo", continua Urso. "Finalmente abbiamo trasparenza su quanti sono gli incentivi e i sussidi dati a livello locale dai Gestori degli aeroporti alle compagnie europee. Lo scorso anno vi è stato un aumento a 340 milioni di euro di sussidi e incentivi alle compagnie, rispetto alle risorse che erano state impiegate nel passato che erano di gran lunga minori. Per questo - conclude - ci aspettiamo che vengano confermati i programmi per ulteriori incrementi di voli e di rotte nel nostro paese e questo servirà a dare un servizio migliore a più basso costo a tutti gli utenti".

Ryanair: 'No all'addizionale, problema per l'Italia sono i pochi voli'

 "L'Italia non ha un problema di tariffe, ma ha un problema di capienza, di mancanza di posti. Per garantire tariffe basse in Italia serve ridurre i costi che ci sono per le compagnie aeree ma questo purtroppo non sta avvenendo. L'Italia non è competitiva. Il governo deve rendersi conto di questo. Non c'entra l'algoritmo, è roba senza senso, si sta abbaiando alla cosa sbagliata". Lo ha detto il direttore commerciale di Ryanair, Jason McGuinness, in un colloquio con l'ANSA, sollecitando quindi il governo ad "abolire" l'addizionale comunale sui diritti d'imbarco. Il manager irlandese ha fatto anche presente che il costo dei controllori del traffico aereo in Italia è del 70% più alto che in Spagna.

"Ryanair trasporterà 183 milioni di passeggeri per l'anno fiscale a marzo 2024 e crescerà fino a 300 milioni di passeggeri entro il 2034. Siamo in forte crescita. E vogliamo che l'Italia sia parte di questa nostra crescita". Lo ha detto il direttore commerciale di Ryanair, Jason McGuinness, all'ANSA. "Siamo impegnati sull'Italia. Quest'anno abbiamo 100 aerei basati in Italia per un investimento di 10 miliardi di dollari e vogliamo aggiungerne altri 40 di aerei, arrivare a 140 e così trasportare verso l'Italia venti milioni in più di passeggeri l'anno, con la creazione di altri 20mila posti di lavoro. Siamo tra i principali investitori esteri in Italia, certamente il più grande investitore nell'Italia meridionale con 12 aerei basati in Sicilia e Sardegna, pari ad un investimento di 1,2 miliardi nelle due isole", ha spiegato il manager irlandese.

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