(ANSA) - MILANO, 11 DIC - Alessandro Profumo e Fabrizio
Viola, ex vertici di Mps, e Paolo Salvadori, allora presidente
del collegio sindacale, sono stati assolti in appello a Milano,
assieme alla banca, nel processo per falso in bilancio e
aggiotaggio sul filone delle indagini che riguarda la
contabilizzazione dei derivati Santorini e Alexandria.
Il Tribunale aveva condannato i primi due a 6 anni, il terzo
a 3 anni e mezzo di reclusione e Monte Paschi a 800 mila euro di
sanzione pecuniaria.
La Corte ha assolto gli imputati con la formula 'perché il
fatto non sussiste'. Viola e Profumo, dopo la lettura del
dispositivo, si sono abbracciati ed erano visibilmente commossi.
I giudici hanno anche revocato le statuizioni civili.
Il sostituto pg Massimo Gaballo, oltre a chiedere la conferma
della condanna a 6 anni di reclusione e della multa di 2,5
milioni di euro per Viola e per Profumo e la sanzione pecuniaria
di 800 mila euro per Mps, ha proposto alla seconda Corte
d'Appello, presieduta da Maria Rosaria Correra, di accogliere ai
fini civilistici i ricorsi delle oltre duemila parti civili.
Al centro del processo, per cui ora sono stati tutti assolti,
c'è la presunta "erronea" e "persistente" contabilizzazione nei
conti della banca senese di Alexandria e Santorini come
operazioni di pronti contro termine sui titoli di stato, e
quindi a saldi aperti, e non come derivati, e quindi a saldi
chiusi.
Contabilizzazione avvenuta nel 2012, 2013 e 2014 e nella
prima semestrale del 2015, quando Viola e Profumo erano ai
vertici, e che avrebbe avuto, secondo l'accusa, lo scopo di
coprire le perdite di Rocca Salimbeni dopo l'acquisizione di
Antonveneta. (ANSA).
Mps, Viola e Profumo assolti in appello a Milano
Ribaltata sentenza del Tribunale anche per Salvadori e la banca