Economia

Istat, aumento l'uso della rete internet, anche fra anziani

Quasi l'80% della popolazione lo utilizza. restano divari

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 20 DIC - Aumenta l'uso della rete internet da parte dei residenti in Italia con una diffusione che incrementa anche fra gli anziani. Come sottolinea l'analisi Istat nel 2023 il 79,5% della popolazione di 6 anni e più ha usato Internet nei tre mesi precedenti l'intervista, il 77,8% l'ha usato almeno una volta durante la settimana e il 67,5% si connette giornalmente.
    L'uso d'Internet ha raggiunto livelli prossimi alla saturazione in gran parte della popolazione. Oltre il 91% delle persone tra gli 11 e i 54 anni si è connessa alla Rete negli ultimi tre mesi, la quota scende invece al 60,4% tra le persone di 65-74 anni, per arrivare al 24,7% tra la popolazione di 75 anni e più.
    Tra il 2022 e il 2023 aumenta di 2 punti percentuali l'uso della Rete, con incrementi soprattutto nella popolazione adulta e anziana, con picchi nella coorte dei 55-59enni e in quella di 75 anni e oltre (+3,7 punti percentuali per entrambe).
    L'uso delle Ict risulta ancora significativamente diverso tra la popolazione maschile e femminile. Nel 2023, infatti, dichiara di accedere a Internet l'82,4% degli uomini di 6 anni e più a fronte del 76,8% delle donne. Va sottolineato, però, che tale divario si sviluppa principalmente nelle classi di età più anziane, infatti fino ai 59 anni le differenze di genere sono nulle e in alcuni casi sono favorevoli alle donne, mentre, ad esempio, dai 65 anni in su la differenza supera gli 8 punti percentuali a favore degli uomini Il 2023 vede confermata l'esistenza di un importante divario territoriale. Il ritardo del Mezzogiorno (74,8%) è reso particolarmente evidente da uno scarto di 7,3 punti percentuali rispetto al Nord e di 6,5 punti percentuali rispetto al Centro.
    Il titolo di studio continua a essere un fattore discriminante, anche perché associato positivamente con l'età: naviga sul web il 90,3% tra chi ha un diploma di scuola secondaria superiore contro il 66,2% tra chi ha conseguito al massimo la licenza media. Rispetto all'anno precedente invece si riducono le differenze tra dirigenti, imprenditori e liberi professionisti e operai: nel 2022 la distanza era di 7,8 punti percentuali nel 2023 è di 5,2 punti percentuali. (ANSA).
   

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