Anno nuovo, saldi al via. Parte la corsa all'affare degli italiani ma tra effetti del cambiamento climatico, tempistiche e congiuntura economica la stagione delle occasioni invernali sconta qualche incertezza. I ribassi sono partiti in Valle d'Aosta e scatteranno in tutta Italia venerdì 5 gennaio.
Quattro italiani su dieci, rileva un sondaggio di Ipsos per Confesercenti, hanno già pianificato di comprare in saldo con una spesa media di 267 euro a persona. Ma secondo il Codacons il giro d'affari sarà nettamente inferiore ai livelli pre-Covid: tra i 4 e i 4,5 miliardi contro gli oltre 5 che si registravano prima della pandemia.
Radar accesi ma nessun target preventivato per più della metà degli italiani, il 56%, che comprerà infatti solo in caso di offerta convincente. Una quota in aumento rispetto agli anni scorsi indice, secondo Confesercenti, di acquisto meno impulsivo e più ragionato vista l'onda lunga dell'inflazione che pesa ancora sui bilanci familiari.
Crea incertezza anche il cambiamento climatico. Le temperature eccezionalmente miti registrate tra ottobre e dicembre hanno quasi dimezzato (-46%) gli acquisti delle collezioni autunno-inverno. Ne consegue che i negozi arrivano ai saldi senza avere praticamente mai avuto l'occasione di venderle a prezzo pieno.
Da qui la richiesta, non nuova, di posticipare l'inizio delle offerte. "Bisogna rivedere le norme", commenta il presidente nazionale di Fismo Confesercenti, Beniamino Campobasso, spiegando che "i saldi iniziano in un periodo eccessivamente precoce rispetto al fine stagione. Le imprese non hanno un sufficiente lasso di tempo per commercializzare le merci a prezzo pieno e si vedono costrette a svendere in saldo per seguire l'onda dettata dalla grande distribuzione organizzata e dal commercio online. A ciò si aggiunge il fatto che le condizioni climatiche, con le temperature praticamente estive che si sono protratte durante tutto il periodo autunnale, hanno pesantemente condizionato in negativo la vendita di capi invernali". "La stagione fredda - osserva Campobasso - arriverà solo dopo l'avvio dei saldi". Anche secondo il Codacons il calendario crea incertezza, perché l'avvio degli sconti a ridosso del Natale riduce il budget da destinare agli acquisti, con i portafogli degli italiani già svuotati dalle feste di fine anno.
A questo va aggiunto che una consistente fetta di consumatori ha già approfittato dei dieci giorni del Black Friday dello scorso novembre. Sconti più alti rispetto a quelli praticati nel 2023, ma inferiori nel confronto con il 2022, secondo le rilevazioni dell'Unione nazionale consumatori. A trainare sarà l'abbigliamento, che quest'anno fa registrare un abbassamento medio dei prezzi del 20,4%, in aumento di un punto percentuale su gennaio 2023 e in flessione di 1,3 punti sul 2022. Re dei saldi resta il negozio fisico, scelto da più di otto italiani su 10, mentre la metà dei consumatori prevede di acquistare online.
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