"La stretta sugli incentivi fiscali sull'edilizia avrà un segno negativo molto forte nel 2024, bilanciato parzialmente da un più sugli investimenti in opere pubbliche, il Pnrr in particolare. Questo non riuscirà però a compensare, quindi noi prevediamo un calo di circa 7 punti nel 2024, ovviamente su tre anni eccezionali che ci sono stati. E' un campanello d'allarme".
Lo ha detto la presidente di Ance, l'associazione nazionale dei costruttori edili, Federica Brancaccio, a margine della presentazione a Roma del rapporto dell'Osservatorio congiunturale 2024.
"Per il 2025 si prevede di nuovo un aumento del settore edile, però dobbiamo giocarci bene il Pnrr", ha detto Brancaccio. Sul Pnrr, ha spiegato, "si sono molto accorciati i tempi fra bandi aggiudicazioni e aperture di cantiere" e "il dato dei Comuni e della spesa sulle piccole medie opere è molto positivo". Tuttavia "rileviamo rallentamenti forti nella fase di esecuzione, per le le solite criticità del nostro paese (autorizzazioni, intoppi e imprevisti. Bisogna intervenire lì, perché nei prossimi tre-quattro mesi si giocherà il futuro del Pnrr".