Economia

Assium, -60% in bolletta a ex del mercato elettrico tutelato

Il 6 febbraio saranno noti i vincitori delle aste di fornitura

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 05 FEB - Gli utenti non vulnerabili che al 1/o luglio 2024 si troveranno ancora nel mercato di tutela dell'elettricità, e non sceglieranno un operatore del mercato libero, avranno vantaggi medi fino al 20% rispetto alle tariffe che saranno praticate ai clienti vulnerabili, e addirittura fino al 60% rispetto ai prezzi medi praticati oggi sul libero mercato.
    Sono le previsioni di Consumerismo No Profit e Assium, associazione degli Utility Manager operanti nel settore dell'energia, alla vigilia della diffusione, da parte di Acquirente Unico, dei nomi dei vincitori delle aste per i fornitori di elettricità agli utenti che usciranno dal mercato tutelato il 1/o luglio.
    Entro domani, ricordano Consumerismo No Profit e Assium, sarà noto l'esito definitivo dei vincitori dei 26 lotti in cui è stato suddiviso il Paese per accaparrarsi i 4,5 milioni (per ora) di clienti che si trovano sul mercato tutelato dell'energia elettrica e che dal prossimo 1 luglio, data della fine del regime di maggior tutela per la luce, non avranno ancora scelto un fornitore sul mercato libero.
    Secondo le previsioni delle due associazioni, per effetto delle aste una famiglia media con consumi fino a 2.750 kWh all'anno, se deciderà di rimanere nel servizio a tutele graduali, si ritroverà a pagare il primo anno una bolletta sui 548 euro, l'equivalente di spesa del 2020, ossia il 25,4% in meno rispetto alla spesa media del 2024 alle attuali tariffe del mercato tutelato (735,30 euro), con un risparmio stimato in 187 euro annui.
    Secondo gli analisti di Assium, sul fronte delle bollette dell'elettricità, nei 36 mesi di esistenza del servizio a tutele graduali che seguirà la fine del mercato tutelato della luce, dovrebbero registrarsi tariffe più convenienti rispetto agli attuali prezzi di mercato, ma occorrerà attendere l'esito ufficiale delle aste. La spesa media per famiglia nel 2020 è stata di 533,45 euro, nel 2021 di 684,18 euro, nel 2022 di 1.381,52 euro, nel 2023 di 928,28 euro. (ANSA).
   

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