Riduzione delle aliquote Irpef da 4 a 3, detrazione da lavoro dipendente con un aumento di 75 euro, riduzione dell'ammontare delle detrazioni spettanti per alcuni oneri per i redditi sopra i 50 mila euro e abrogazione dell'agevolazione per la capitalizzazione delle imprese (Ace).
Arrivano le istruzioni operative dell'Agenzia delle Entrate sul primo modulo della riforma fiscale. La circolare pubblicata oggi fornisce agli uffici dell'amministrazione finanziaria le indicazioni per applicare correttamente le norme contenute nel decreto legislativo del 30 dicembre 2023.
In pratica, spiega il documento di prassi, limitatamente al periodo d'imposta 2024, sono ridotti da 4 a 3 gli scaglioni di reddito e le corrispondenti aliquote (23% per i redditi fino a 28.000 euro; 35% per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro; 43% per i redditi che superano 50.000 euro).
Al contempo, è innalzata di 75 euro, da 1.880 a 1.955 euro, la detrazione per i titolari di redditi di lavoro dipendente e per taluni redditi assimilati a condizione che il reddito complessivo non superi 15.000 euro. In altri termini, per il 2024, la no-tax area sale a 8.500 euro per i lavoratori dipendenti.
Per i contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore a 50.000 euro, l'ammontare della detrazione dall'imposta lorda spettante in relazione agli oneri la cui detraibilità è fissata nella misura del 19 per cento è ridotto di un importo pari a 260 euro, ricordano le Entrate.
Il taglio interessa anche le erogazioni liberali a favore dei partiti politici e i premi di assicurazione per rischio eventi calamitosi, sono invece escluse le spese sanitarie. Per i titolari di reddito complessivo superiore a 120.000 euro, la decurtazione di 260 euro sarà applicata alla detrazione dall'imposta lorda che risulta già ridotta per effetto della riduzione progressiva delle detrazioni del 19% introdotta dalla manovra per il 2020 e regolata dall'articolo 15, comma 3-bis, del Tuir.