Un "patto di responsabilità" che impegni governo, istituzioni, enti e parti sociali in una "strategia nazionale" sul tema della salute e della sicurezza sul lavoro: è la proposta della Cisl che dopo la tragedia di Firenze ha lanciato una mobilitazione nazionale con assemblee e lo slogan "Fermiamo la scia di sangue". Il documento si articola in dieci punti, tra cui formazione, prevenzione, controlli, garanzie uguali per appalti privati e pubblici. Proposte che, spiega, "vogliono richiamare tutti gli attori sociali ad una responsabilità collettiva e rilanciare una rinnovata stagione di confronto per fermare le morti e gli infortuni".
Il documento si articola in dieci punti programmatici con piani di interventi mirati, spiega il sindacato guidato da Luigi Sbarra. Tra le proposte, stabilire un sistema di qualificazione delle imprese al fine di introdurre criteri di accesso alle gare di appalto sulla base del possesso di conoscenze, competenze, esperienza e professionalità.
Definire gli obblighi formativi per tutte le figure della prevenzione in ambito lavorativo giungendo in tempi brevi all'approvazione dell'accordo Stato-Regioni sulla formazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro. Prevedere anche per i grandi appalti privati le medesime garanzie di qualità, trasparenza, responsabilità in solido, regolarità contributiva e contrattuale previste per gli appalti pubblici. Attingere agli avanzi di bilancio dell'Inail per investimenti strutturali in tema di prevenzione, per la ricerca e l'innovazione e per intervenire sulle rendite previste dall'istituto in caso di infortunio ed eliminare la franchigia.
Potenziare il personale per gli organi di vigilanza con nuove assunzioni. Garantire in ogni realtà lavorativa la Rappresentanza per la sicurezza. Supportare e proteggere tutti coloro che intendono denunciare illeciti, discriminazioni, mancate tutele a fronte di condizioni di illegalità, mancati diritti, negazione della dignità lavorativa. Avviare un grande piano di formazione nelle scuole. Assicurare in ogni realtà lavorativa una adeguata tutela della salute prevedendo la sorveglianza sanitaria per ogni lavoratore non ridotta alle sole visite mediche periodiche, conclude il documento della Cisl.
Sciopero Cgil e Uil, 'Mai più morti sul lavoro'. Stop di 2 ore di edili e metalmeccanici
Sciopero nazionale di due ore proclamato da Cgil e Uil, insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici, dopo la tragedia a Firenze di venerdì scorso, in cui hanno perso la vita cinque operai. E scendono in piazza chiedendo "Mai più morti sul lavoro". Diverse le manifestazioni territoriali organizzate dai due sindacati, la principale a Firenze, dove nel pomeriggio parteciperanno i segretari generali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. Il presidio si terrà proprio nei pressi del cantiere del crollo.
A Roma Cgil e Uil saranno, sempre nel pomeriggio, in piazza Santi Apostoli. A Milano saranno in presidio davanti alla prefettura. Lo sciopero riguarda le ultime due ore di ciascun turno per gli addetti di Fiom, Fillea, Uilm e Feneal, mentre le altre categorie hanno programmato iniziative di mobilitazione e assemblee nei luoghi di lavoro. La Cisl, invece, non sciopera e dà il via ad una mobilitazione nazionale per la sicurezza e la tutela della salute, con assemblee nei luoghi di lavoro.
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