Nel 2023 l'economia italiana ha registrato una crescita dello 0,9%. Lo rende noto l'Istat. La stima diffusa il 30 gennaio scorso in base alle rilevazioni trimestrali indicava invece un aumento del Pil dello 0,7%. Il dato diffuso oggi è superiore alle previsioni della Nadef che fissavano la crescita del Pil 2023 allo 0,8%.
Nel 2023 il rapporto deficit-Pil si è attestato al 7,2%, a fronte dell'8,6% nel 2022. Lo rende noto l'Istat. Le previsioni della Nadef erano di un deficit al 5,3% del Pil.
Nel 2023 il debito pubblico italiano è sceso al 137,3% del Pil dal 140,5% del 2022. Lo si evince dalle tabelle dell'Istat. Anche il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) è in miglioramento ma ancora negativo e pari a -70.864 milioni di euro, con un'incidenza sul Pil del -3,4% (-4,3% nel 2022). Il dato del debito è decisamente migliore rispetto alle stime della Nadef (140,2%).
Nel 2023 la pressione fiscale rimane invariata al 42,5%
Nel 2023 la pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) è risultata pari al 42,5%, invariata rispetto all'anno precedente, per effetto di una crescita del Pil a prezzi correnti (+6,2%) pari a quella delle entrate fiscali e contributive (+6,3%). Lo rende noto l'Istat.
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