(ANSA) - ROMA, 19 MAR - L'autorità bancaria europea dovrebbe
rivedere le norme sul default per eliminare il "paradosso" che
vede le banche impossibilitate ad "aiutare il cliente in
difficoltà" spalmando il debito su più anni, perchè così facendo
gli renderebbe "molto più difficile la possibilità di ottenere
nuovi finanziamenti". E' quanto afferma il dg dell'Abi Giovanni
Sabatini nell'intervento a 'Credito e finanza 2024" rilevando
come "le banche sono soggette a disposizioni di vigilanza di
matrice europea che scoraggiano la concessione di facilitazione
nel rimborso del debito (come ad esempio le moratorie)".
L'applicazione di tali misure comporta infatti la
classificazione dell'impresa beneficiaria in forborne o,
addirittura, in default". Sabatini ha ricordato infatti come le
flessibilità introdotte nella pandemia dall'Eba siano state
revocate nel 2021. Il dg indica quindi una possibile via: la
revisione delle linee guida sulla definizione di default.
"Siamo in attesa dell'apertura della consultazione in materia
da parte dell'Autorità di vigilanza. La nostra richiesta è da un
lato l'innalzamento della soglia dell'1% (ad esempio fino al 5%)
e/o la sua modulazione in funzione delle caratteristiche
dell'esposizione (come la durata residua del prestito e tassi di
interesse, originari e attuali); dall'altro l'esclusione dal
campo di applicazione della norma delle misure di concessione
(pubbliche o private) applicate a beneficio dei debitori che
hanno subito danni da eventi calamitosi (ad esempio, alluvioni o
terremoti)". (ANSA).
Abi, norme permettano l'aiuto alle imprese in difficoltà
In attesa consultazione per revisione linee guida