Economia

E' bufera sulla Consip, l'ad accusato di frasi sessiste

Si dimettono la presidente e una consigliera e cade l'intero cda

La sede Consip

Redazione Ansa

   Il cda della Consip sarebbe decaduto dopo le dimissioni della presidente, Barbara Luisi, e della consigliera, Luisa D'Arcano, in seguito ad una serie di accuse rivolte all'amministratore delegato Marco Mizzau, che avrebbe pronunciato frasi sessiste all'indirizzo di sue sottoposte.

    Secondo la ricostruzione del Corriere della sera e di Repubblica online, che citano il blog 'Sassate', l'amministratore delegato della centrale di acquisto nazionale, interamente partecipata dal ministero dell'Economia, avrebbe rivolto alle dipendenti frasi offensive.

    Episodi ripetuti - spiegano i quotidiani - che nelle ultime ore avrebbero spinto la presidente Barbara Luisi e la consigliera Luisa D'Arcano a dimettersi, facendo così decadere tutto il board, compreso il manager contestato, visto che il consiglio di amministrazione era composto dalle due dimissionarie e dallo stesso Mizzau.

    Un mese fa - ricostruiscono i quotidiani - sempre il blog 'Sassate' aveva denunciato "il clima creatosi in Consip per i comportamenti 'sessisti' (ma soprattutto maleducati) di Mizzau nei confronti di una dirigente dell'azienda". Negli scorsi giorni, sempre sullo stesso sito, era apparso un post che rilanciava le accuse anonime di alcune dipendenti.

    "Il giovane manager, inesperto di società pubbliche e di ruoli così importanti - si legge nel post riportato da Repubbica - 'scivola' spesso in azienda in commenti fuori controllo nei confronti delle dirigenti donne". Commenti e battute che ritiene scherzose, ma che non sono certo ammissibili con il suo ruolo. E comunque non in linea con le norme in vigore. Per non parlare del codice etico aziendale e di tutte le policy e leggi a difesa delle donne".
   
   Nessun commento allo stato da parte della partecipata del ministero dell'Economia. 

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