'Spalma-detrazioni' per le spese superbonus sostenute nel 2024 da ripartire ora in 10 anni, con retroattività dall'inizio dell'anno e applicazione anche al sismabonus. Stop, dal 2025, alla facoltà per le banche di compensare con i debiti previdenziali le rate legate ai crediti di imposta. Taglio del bonus ristrutturazioni e nuovi fondi perduti per 135 milioni per terremotati e terzo settore.
Controlli dei Comuni estesi a tutte le agevolazioni. Ruota su questi punti l'emendamento del Governo al decreto superbonus, con un'aggiunta che fa slittare la plastic tax mentre per quella sugli zuccheri dovrebbe essere confermata al 2024 anche se c'è una incongruenza con la relazione tecnica. Ecco punto per punto le principali novità.
- SPALMA-DETRAZIONI, o 'spalma-debiti' visto dall'ottica dell'Erario. La detraibilità in dieci anni riguarda detrazioni per quasi 12 miliardi tra il 2024 e il 2025: in base alla relazione tecnica all'emendamento, circa 6,2 miliardi per il 2024 e 5,8 miliardi per il 2025. Per le famiglie, chi ha iniziato a detrarre non potrà più cedere ciò che rimane dei crediti di imposta.
- BANCHE. Dal 2025 tutti gli istituti finanziari non potranno più compensare i crediti del superbonus con debiti previdenziali, pena il recupero del credito con interessi e una sanzione. Banche, assicurazioni e intermediari che hanno acquistato i crediti con codice identificativo (generati da maggio 2022 in poi) sotto il 75% dal 2025 dovranno ripartire le rate in 6 quote annuali non più cedibili.
- BONUS RISTRUTTURAZIONI ORDINARIO AL 30%, quello già usato per riqualificare gli immobili: a partire dal 2028 sarà tagliato al 30%.
-FONDO PERDUTO. Istituiti due fondi per il 2025, uno da 35 milioni per il 2025 per riqualificazioni energetiche nei territori colpiti dal sisma, un altro da 100 milioni per la riqualificazione energetica e strutturale da parte di terzo settore, Onlus, organizzazioni di volontariato.
-PLASTIC E SUGAR TAX. Slitta dal luglio 2024 al luglio 2026 l'avvio della plastic tax chiesta dall'Europa. Per la sugar tax l'emendamento, come sottolinea Assobibe, conferma l'avvio a luglio di quest'anno ma con aliquote ridotte anche se la relazione tecnica parla di uno slittamento al pari di quella sulla plastica, al 2026,