Economia

Panetta alle banche: 'Non fatevi cogliere impreparati'

Governatore ribadisce, non abbassate la guardia

Il governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta

Redazione Ansa

Il 2023 è stato un anno molto favorevole per le banche italiane, il sistema è solido, ben capitalizzato, ma gli istituti non devono abbassare la guardia, soprattutto in una fase dove i crediti deteriorati saliranno e la raccolta diventerà più costosa con il drenaggio della liquidità avviato dalla Bce. Il governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta vede una "fase favorevole" per le banche italiane ma "non possiamo farci cogliere impreparati da tensioni che potrebbero emergere in futuro". Non a caso nel testo delle considerazioni finali la parte dedicata al sistema finanziario e bancario è limitata a quattro pagine. Sul comparto comunque il governatore tornerà più diffusamente a parlare nell'assemblea Abi prevista il 9 luglio.

Panetta ha ricordato che la vigilanza, ad aprile, ha chiesto agli istituti di costituire una riserva di capitale macroprudenziale entro la metà del 2025 pari all'1,0 per cento delle esposizioni domestiche. Riserve per le quali possono essere usate quelle previste come opzione alternativa a pagare la tassa sugli extraprofitti. Scelta operata dalla totalità delle banche. "L'aumento dei requisiti avrà un impatto trascurabile sull'offerta di prestiti", ha assicurato, e "consentirà di limitare gli effetti negativi di eventi sistemici sfavorevoli: al loro verificarsi la Banca d'Italia potrebbe autorizzare il rilascio della riserva, preservando la capacità delle banche di sostenere l'economia reale". Panetta ha esortato poi le banche a "riconoscere le perdite attese" sui crediti deteriorati che saliranno nel prossimo biennio, e a tenere sotto controllo la liquidità visto anche "il rialzo del costo della raccolta".

Un aspetto che va migliorato, però, è quello che riguarda la tecnologia: le banche italiane sono ancora indietro rispetto "alle concorrenti europee", e dunque gli investimenti devono essere "incrementati". Panetta ha spiegato che le "banche con maggiore capacità di operare online mostrano in media una maggiore redditività" e i "clienti beneficiano di un calo dei costi di servizi del 60% per le spese sui conti online rispetto a quelli tradizionali".

Il governatore ha poi sottolineato anche i rischi dalla tecnologia con un maggior ricorso alle esternalizzazioni: "Il ricorso a terze parti consente di innalzare l'efficienza, ma genera rischi operativi e "non deve mettere a rischio la sana e prudente gestione degli intermediari, che rimangono i responsabili ultimi delle attività svolte da terzi". Posizione che ha riscosso anche il plauso dei sindacati bancari. "Nei mesi scorsi abbiamo intensificato gli interventi, incluse le ispezioni, per assicurare un adeguato governo delle politiche di esternalizzazione", ha detto Panetta. In particolare nel 2023 la Banca d'Italia ha effettuato quasi 11.000 azioni di natura conoscitiva o correttiva sulle banche (analisi, confronti con esponenti aziendali, lettere di richiesta di informazioni o di intervento), che hanno portato a irrogare sanzioni nei confronti di 26 soggetti, per un ammontare complessivo di 1,5 milioni di euro.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it