Economia

Csc: il taglio dei tassi migliora lo scenario, ma inflazione resta alta

Csc, taglio tassi migliora scenario ma inflazione alta

Redazione Ansa

"L'avvio del taglio dei tassi migliora lo scenario, ma l'inflazione resta alta in Europa e i tassi scenderanno meno dell'atteso". Lo indica la congiuntura flash del Centro studi di Confindustria. L'export di beni italiani è andato "male nel primo trimestre, meglio ad aprile e le attese sono in miglioramento", spiega il CsC aggiungendo che "nell'industria è possibile una schiarita in vista grazie alla migliore domanda interna di beni".

I positivi segnali sui consumi, con il taglio dei tassi, anticipano una minore flessione nell'industria nel secondo trimestre. In Italia, continua a crescere il lavoro ma scende la produttività. 

Luci e ombre per la domanda interna, rileva il Csc, indicando che nel primo trimestre sono cresciuti sia i consumi (+0,3%), che gli investimenti (+0,5%, ma -1,5% in macchinari-attrezzature in attesa di Transizione 5.0). Gli indicatori sono migliorati a maggio: la fiducia delle famiglie ha recuperato il livello di inizio anno; gli ordini delle imprese di beni strumentali sono risaliti parzialmente. Giocherà a favore un minor costo del credito, sebbene il ribasso atteso sia limitato; viceversa, gli investimenti in costruzioni sono attesi in frenata.

L'input di lavoro ha continuato a crescere nei primo tre mesi del 2024, sia nell'industria (+0,2% le unità a tempo pieno), nonostante il calo del valore aggiunto, sia nei servizi (+0,8%), dove da due trimestri cresce più dell'attività economica. Questo si riflette in una produttività del lavoro che è in ripiegamento, che nell'industria è ridiscesa sotto i livelli pre-Covid dal terzo trimestre 2023.

Costruzioni e servizi hanno alimentato la buona dinamica del Pil italiano nel primo trimestre, si legge nella congiuntura flash del Csc, prosegue la crescita del turismo, che alimenta l'export netto, insieme al calo dell'import. Resta la bassa fiducia delle imprese e i problemi nei trasporti e nei prezzi dell'energia.

In Italia l'inflazione è stabilmente bassa (+0,8% annuo a maggio), grazie ai prezzi energetici in riduzione (-11,7%) e ai prezzi core scesi al +2,0%, sulla soglia Bce. I prezzi dell'energia hanno dinamiche opposte: il costo del petrolio scende e tende a moderare il prezzo al consumo dei carburanti; quello europeo del gas va in direzione opposta, salendo a 34 euro/mwh a giugno, da un minimo di 26 a febbraio e si scaricherà sui prezzi di elettricità e gas per famiglie e imprese.

Quanto all'industria, nel primo trimestre ha registrato un -0,4% in termini di valore aggiunto e in aprile un calo della produzione (-1,0%), anche se l'indice 'Real time turnover' (Rtt) indica che il fatturato ha recuperato i livelli di febbraio. A maggio l'indagine Csc sulle grandi imprese mostra un miglioramento delle stime di produzione nel mese corrente, coerente con la timida risalita nelle attese a breve (Istat). 

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