Economia

Su fisco, riforme e Pnrr le raccomandazioni Ue

La ricetta europea, dai balneari al cuneo, con le sfide demografiche

Una spiaggia nell'Anconetano

Redazione Ansa

Aggiustamento dei conti applicando il nuovo Patto di stabilità, riforma fiscale, incluso l'atteso aggiornamento dei valori catastali, e rafforzamento della gestione dei fondi Ue: sono alcuni dei punti salienti delle tre principali raccomandazioni che la Commissione europea fa all'Italia per il 2024-2025 nel pacchetto di primavera del semestre europeo.

In altri passaggi dei documenti presentati oggi l'esecutivo comunitario si sofferma sull'Italia, parlando ad esempio di "vulnerabilità" a causa dell'alto debito, che a politiche invariate potrebbe salire al 168% nel 2034. Sottolinea la produttività "limitata" che rende necessarie "riforme e investimenti per superare le carenze strutturali". E ancora, sul Recovery, nota come sarebbero "utili" ulteriori sforzi politici.

Sull'annoso tema dei balneari, si afferma infine a Bruxelles, "i ritardi nell'attuazione di procedure di aggiudicazione trasparenti e competitive per tali concessioni, così come la loro mancanza di redditività per le autorità pubbliche, rimangono motivo di preoccupazione".

Di seguito una sintesi delle tre principali raccomandazioni Ue all'Italia:

FISCO, TAGLIARE IL CUNEO E AGGIORNARE IL CATASTO: Presentare "tempestivamente" il piano fiscale-strutturale a medio termine, limitando la crescita della spesa netta per ridurre il debito nel medio termine e riportare il deficit entro il 3% del Pil.

"Rendere il sistema fiscale più favorevole alla crescita, concentrandosi sulla riduzione del cuneo fiscale sul lavoro", anche e "aggiornando i valori catastali, garantendo al contempo equità e progressività e sostenendo la transizione verde".

PNRR, PIÙ EFFICIENZA PER ACCELERARE GLI INVESTIMENTI: "Rafforzare la capacità amministrativa per gestire i fondi dell'Ue, accelerare gli investimenti e mantenere lo slancio nell'attuazione delle riforme". Sul Pnrr si chiede di "affrontare i ritardi emergenti". L'Ue chiede poi di "accelerare l'attuazione dei programmi della politica di coesione".

LAVORO, FAVORIRE GIOVANI E DONNE: Al fine di mitigare gli effetti sulla crescita potenziale, affrontare le tendenze demografiche negative, anche attirando e trattenendo lavoratori altamente qualificati e affrontando le sfide del mercato del lavoro, in particolare per quanto riguarda le donne, i giovani e la povertà lavorativa, in particolare dei lavoratori con disabilità.

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