Economia

Aeroporti, definito un piano da 1,2 miliardi

Di Palma (Enac): 'Trasporto aereo escluso da Pnrr per pregiudizio ideologico, crescita di oltre 10% nel primo semestre'

Redazione Ansa

 Sul fronte infrastrutturale per crescere e recuperare il terreno perduto, con il cosiddetto 'Ripartenza Rock' abbiamo già definito un piano da oltre 1,2 miliardi. Il trasporto aereo è rimasto escluso dal Pnrr e questo è stato un pregiudizio ideologico" che ha penalizzato un settore che "dimostra di essere un elemento essenziale di sviluppo economico del Paese e anche del continente europeo" . Lo ha detto, a margine di un incontro del Meeting di Rimini, il presidente dell'Enac, Pierluigi Di Palma secondo cui "questi investimenti si stanno realizzando con un po' di ritardo perché il periodo Covid, in qualche modo, ha fatto sì che le società, le imprese non credessero a questa ripartenza".  Quanto alla eventuale richiesta ai gestori aeroportuali di attivarsi per migliorare le infrastrutture o a fare rete e integrazione tra scali, ha argomentato, "noi stiamo valutando la capacità non solo operativa ma anche infrastrutturale degli aeroporti. Questo - ha aggiunto Di Palma - indurrà, effettivamente, gli operatori a trovare altri aeroporti dove poter operare e favorirà sicuramente la rete aeroportuale per esempio dell'Emilia-Romagna con gli altri aeroporti" oltre a Bologna, "che fino a oggi sono stati abbastanza penalizzati come Parma, Forlì e Rimini".
Ad ogni modo, ha argomentato ancora Di Palma, "forse solo noi come Enac dicevamo, nel periodo Covid che effettivamente ci sarebbe stata la ripartenza. Altri non ci hanno creduto e quindi ci sono ritardi negli investimenti. Noi stiamo cercando di far recuperare questo ritardo negli investimenti che effettivamente devono offrire soprattutto qualità dei servizi in favore dei passeggeri con particolare attenzione soprattutto alla ridotta mobilità"..
Di fatto, ha concluso il presidente dell'Enac, "anticipando i tempi l'Italia ha già vinto diverse scommesse rispetto al resto dell'Europa. Noi siamo cresciuti oltre il 10% nel primo semestre del 2024, altri Paesi soffrono molto di più". 

 Sul fronte dei trasporti, prosegue Di Palma "credo che soprattutto la mobilità aerea sia il motore per lo sviluppo economico di un Paese e delle stesse regioni. Nonostante non abbiamo una compagnia di riferimento nazionale il traffico è cresciuto sulla qualità dei servizi offerti e siamo il primo Paese che supera i numeri pre-covid. Noi cresciamo di oltre il 10% nel primo semestre del 2024."  
"Finalmente - osserva - si coglie l'idea che effettivamente i piani nazionali della mobilità debbano partire dal trasporto aereo perché effettivamente è il trasporto aereo che porta ricchezza in un Paese poiché attraverso la crescita del traffico degli aeroporti si sviluppano i territori circostanti e questo è ormai qualche cosa di realmente concreto".
Inoltre, osserva ancora Di Palma, "dobbiamo ricordare che il trasporto aereo in definitiva è un ponte immateriale tra diverse culture e quindi oltre a una idea di business determina anche l'idea della conoscenza tra diversi popoli superando le diffidenze .L'elemento culturale - conclude - evidentemente fa del trasporto aereo anche un elemento di mobilità che riconosce l'amicizia tra i popoli".  Ad ogni modo, osserva il presidente dell'Enac, guardando agli interventi per rafforzare ulteriormente la crescita, "noi abbiamo sviluppato un piano nazionale degli aeroporti che parla delle integrazioni intermodali soprattutto anche nell'ambito di una riconciliazione con l'ambiente".
In particolare, sottolinea Di Palma, "sono quarantuno gli aeroporti commerciali che stiamo trasformando in quattordici reti aeroportuali con l'idea anche di valorizzare quelli aeroporti che oggi nell'ambito regionale non sviluppano grande capacità di traffico. L'integrazione intermodale - chiosa riferendosi all'utilizzo dei droni - sarà anche aria aria". 

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