Economia

Parità di genere, traguardo ancora lontano nel lavoro

Presentata ricerca di Arel in collaborazione con Jti Italia

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 04 SET - La parità di genere in Italia è un obiettivo ancora lontano e lo è soprattutto nel mondo del lavoro. In particolare le difficoltà per le donne in ambito lavorativo riguardano il tasso di occupazione e la disparità salariale, come evidenzia uno uno studio realizzato da Arel in collaborazione con Jti Italia, con il supporto dell'ufficio studi PwC Italia, e presentato oggi a Milano, dal titolo "Oltre il divario salariale: la parità di genere per la crescita economica e la competitività delle imprese".
    Lo studio fa una disamina della disparità salariale di genere a livello globale e locale, con il Gender Pay Gap che in Italia dopo cinque anni dalla laurea vede il salario medio mensile a sfavore delle donne nelle discipline Stem di oltre 200 euro mensili. Ma non solo, la disparità negli anni continua ad aumentare, fino a determinare una differenza salariale del 14.5% nella fascia tra i 45 e i 54 anni.
    Inoltre la ricerca sottolinea un ulteriore elemento significativo che si aggiunge alla disparità retributiva, ovvero il tema dell'abbandono del lavoro, con il tasso di occupazione femminile che nel 2023 è stato inferiore di quasi 20 punti percentuali rispetto a quello maschile. Dati che si scontrano con un'altra evidenza della ricerca, la quale indica come le aziende che adottano politiche di inclusione, registrino significativi miglioramenti negli ambiti di produttività e innovazione, identificando la parità di genere come un fattore chiave per la crescita economica e la competitività.
    Dati che sono stati presentati oggi a Milano, con gli interventi, tra gli altri, del ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Maria Roccella, il presidente dell'Istituto Jacques Delors Enrico Letta, l'onorevole Elena Bonetti, e il general manager di Jti Italia Didier Ellena. "In Jti Italia affrontiamo seriamente la questione della disparità di genere, consapevoli che i cambiamenti significativi richiedono impegno e azioni concrete", ha dichiarato Didier Ellena, General Manager di JTI Italia.
    "Questo non è un punto di arrivo, ma uno stimolo per continuare a promuovere l'equità in ogni aspetto della nostra azienda, con la convinzione che le imprese possano e debbano essere protagoniste di un cambiamento positivo nella società". (ANSA).
   

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