Ue divisa sul boicottaggio della presidenza di turno ungherese alla guida dell'Ue, anche se per la maggioranza vince la scelta di isolare Budapest dopo la visita del primo ministro Viktor Orban a Mosca in avvio del semestre. Otto ministri Ue dell'Economia su 27 sono presenti nella capitale magiara per la riunione dell'Ecofin informale, nove in totale considerando anche il padrone di casa Mihály Varga. Oltre al ministro italiano Giancarlo Giorgetti ci sono i colleghi di Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Lussemburgo, Malta, Slovenia. Assenti i commissari europei Valdis Dombrovskis e Paolo Gentiloni.
Giorgetti è all' "Eurogruppo informale a Budapest per parlare di sviluppi e previsioni macroeconomiche e fiscali - scrive il Mef su X -, aggiornamento G7 sotto presidenza italiana, supporto ai paesi in difficoltà, transizione green".
"L'Eurogruppo è un'istituzione politica diversa" rispetto al Consiglio Ue, "siamo un'istituzione informale in cui i ministri si riuniscono in ondate molto regolari" con un "importante lavoro condiviso". Il lavoro "deve continuare", ha detto il presidente dell'Eurogruppo Paschal Donohoe a chi gli chiedeva perché non abbia valutato di boicottare l'incontro a Budapest. "Ci occupiamo di problemi che riguardano le persone che serviamo, il loro tenore di vita, il loro lavoro, le loro prospettive future e quel lavoro si svolge ora per ora, giorno per giorno ed è per questo che è molto importante che questa riunione oggi abbia luogo".
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